Acido ialuronico, così si riconosce se si è allergici

ACIDO IALURONICO

Nonostante si tratta di una molecola del nostro organismo, l’acido ialuronico somministrato con filler o attraverso creme può scatenare reazioni allergiche. Come riconoscere i sintomi e intervenire

L’acido ialuronico è una delle molecole più “grandi” presenti nel nostro organismo, soprattutto nella nostra pelle. Riesce ad accumulare una grande quantità di molecole di acqua e questo lo rende uno strumento indispensabile per l’idratazione dei tessuti, motivo per cui, l’acido ialuronico è molto utilizzato nelle creme cosmetiche anti-rughe.

Ma tanti altri sono i suoi utilizzi: in medicina estetica viene utilizzato sotto forma di filler per correggere piccole imperfezioni cutanee. In ambito ortopedico, attraverso delle infiltrazioni, è utilizzato nel trattamento dell’artrosi. In campo farmaceutico, per la preparazione di integratori anti-age da assumere per via orale ed in oculistica, viene impiegato per la preparazione di colliri o pomate oftalmiche.

Le funzioni dell’acido ialuronico nel nostro organismo

L’acido ialuronico è uno dei principali componenti del tessuto connettivo, una sorta di sostanza gelatinosa che funge da lubrificante per le articolazioni. Inoltre, la sua capacità di mantenere l’epidermide elastica, morbida e idratata, lo rende un ottimo cicatrizzante per le ferite.

Essendo un naturale costituente dei tessuti connettivi, è difficile che abbia effetti collaterali o che possa scatenare delle allergie, piuttosto, è più probabile che ci siano reazioni a causa del tipo di utilizzi che se ne fa.

I sintomi dell’allergia all’acido ialuronico

Sebbene l’allergia all’acido ialuronico è un fenomeno raro, non è impossibile, e come le altre reazioni allergiche anche in questo caso si possono manifestare pruriti, rush cutanei o gonfiori.

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La principale causa di allergia, può essere, ad esempio, un’intolleranza individuale a questo acido, se così fosse, bisogna fare estremamente attenzione alla sua presenza nei prodotti, e leggere attentamente l’etichetta.

E se generalmente, l’acido ialuronico è anallergico, non si possono escludere degli effetti collaterali collegati al modo in cui viene somministrato e legati agli utilizzi specifici, creme, integratori, infiltrazioni o filler.

L’acido ialuronico è utilizzato principalmente per uso cosmetico, nelle creme anti rughe perché favorisce la produzione del collagene e rallenta l’invecchiamento.

Queste formulazioni, anche se raramente, possono dare delle reazioni allergiche che dipendono dalla concentrazione dell’acido presente e dalla sensibilità della pelle che si va a trattare. Ad esempio i filler estetici sono infiltrazioni sotto cutanee utilizzate per riempire le rughe o rimodellare zigomi e labbra, in questo caso le reazioni potrebbero essere provocate più che altro dall’iniezione stessa, che potrebbe provocare edemi o gonfiori accompagnati da prurito e rossore.

Come nel caso delle infiltrazioni articolari utilizzate in ortopedia. In questo caso l’acido ialuronico è iniettato localmente per lubrificare la parte e calmare il dolore, e potrebbero verificarsi edemi e gonfiori con difficoltà di movimento, dovuti più all’iniezione che all’acido stesso.

Ci sono casi, comunque, in cui anche in assenza di sensibilizzazioni, è sconsigliato utilizzare l’acido ialuronico.

In gravidanza o in allattamento, ad esempio, perchè non ci sono studi che dimostrano eventuali effetti in queste circostanze. In persone con patologie autoimmuni, in questo caso, infatti, l’organismo potrebbe riconoscere l’acido ialuronico, come un agente estraneo e scatenare una risposta con rossori o gonfiori.

Ovviamente, non dev’essere utilizzato, in soggetti che hanno una intolleranza accertata verso uno o più componenti presenti nel prodotto.