Vera pelle 100%: come evitare le frodi

VERA PELLE

Dall’etichetta e alle caratteristiche proprie del materiale, come riconoscere la vera pelle

Quando si acquista un capo o un oggetto in pelle è lecito chiedersi se si sia presenza di vero cuoio, oppure di qualcosa realizzato con altri materiali sintetici, come l’ecopelle o la similpelle.

Come riconoscere dunque la vera pelle 100%? Per rispondere a questa domanda possiamo dire che ci sono diverse modalità, anche se la più sicura è quella di controllare l’etichetta che accompagna il capo d’abbigliamento o l’oggetto che si intende acquistare. Vi è poi, specie nel caso di acquirenti più esperti, anche la possibilità di utilizzare i propri sensi, specie il tatto e l’olfatto, per comprendere se la pelle sia vera al 100%.

Come riconoscere la vera pelle

Iniziamo occupandoci proprio dei sensi, dell’olfatto in particolar modo. L’odore della vera pelle, infatti, è inconfondibile ed è contraddistinto da venature acri e calde. È, per intenderci, il tipico odore che si percepisce quando si entra, per l’appunto, in una pelletteria.

In presenza di materiali sintetici, invece, l’odore percepito è solitamente più simile a quello di altre sostanze, come la benzina o il petrolio, in quanto a comporre la similpelle sono elementi che derivano dal poliuretano e dalla lavorazione della plastica.

C’è poi il tatto, altro senso molto utile per riconoscere la vera pelle. Questa è molto soffice e malleabile, caratteristiche che le permettono di essere durevole nel tempo malgrado un utilizzo costante. La similpelle, invece, è tendenzialmente più dura della pelle vere e tende a rovinarsi molto più velocemente, spesso nella stoffa superficiale che tende a sgretolarsi.

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Come può aiutarci l’etichetta

Un modo sicuramente più affidabile per comprendere se un oggetto o un indumento è di vera pelle è quello di leggere attentamente la sua etichetta. In base a quanto previsto dalla legge comunitaria, infatti, chi produce nell’Unione europea deve indicare tutte i materiali utilizzati per la realizzazione del prodotto, avendo cura anche di indicare gli estremi del produttore e le informazioni per rintracciare l’origine dei prodotti. Nel caso in cui né il fabbricante né il rappresentante del prodotto abbiano sede nel territorio dell’Unione europea, gli obblighi di completezza dell’etichetta sono di competenza del primo operatore commerciale comunitario.

Per quel che riguarda la pelle, dalla fine degli anni 90 la legge europea, con la direttiva 94/11/CE che in Italia è stata riportata con il DM 11 aprile 1996 e tutte le successive modifiche, identifica la vera pelle 100% e tutela il consumatore dalle frodi. Da tale legge si apprende che per i prodotti realizzati interamente in pelle è necessario che il logo riportante la dicitura “vera pelle” venga impresso a fuoco, stampato o incollato direttamente su ogni prodotto. Ci sono poi delle eccezioni che derivano da accordi presi dai brand, le quali prevedono che per certificare quella vera sia sufficiente la scritta 100% VP (vera pelle) riportata sull’etichetta interna del capo d’abbigliamento o dell’oggetto. Tale scritta sarà dunque inserita dove solitamente si trovano le composizioni degli altri materiali utilizzati per la realizzazione del prodotto.

Vera pelle ed etichette, chi controlla?

L’autorità di vigilanza del mercato è esercitata in Italia dal ministero dello Sviluppo economico che si avvale anche del lavoro delle Camere di commercio e della collaborazione del corpo della guardia di finanza.