Alimentazione, stili di vita scorretti, abuso di antinfiammatori e farmaci da banco possono aggravare l’insufficienza renale cronica. Non esiste una cura per guarire, ma possiamo evitare il peggio
Gli esperti della Società Italiana di Nefrologia (Sin) rilevano un aumento di malattie renali croniche. Dalle stime si pensa che queste potrebbero diventare la quinta principale causa di morte entro il 2040. Uno studio coordinato da Luca Rampoldi dell’IRCCS Ospedale San Raffaele ha identificato una nuova variante del gene UMOD, una delle possibili cause di malattie renali croniche. Questa mutazione genetica è stata associata ad un aumento del rischio di insufficienza renale grave di circa 4 volte nelle popolazioni analizzate.
Medici e ricercatori lavorano sui nuovi sistemi di prevenzione e diagnosi precoce. Per rilevare queste patologie in anticipo bastano pochi semplici esami. I diabetici, i soggetti che soffrono di ipertensione arteriosa, obesità e dislipidemia andrebbero osservati con più attenzione.
La nuova Scheda Nefrologica a disposizione dei medici di famiglia e sanitari potrà contribuire al miglioramento della prevenzione. Intanto, il Ministero della Salute ha dato il via libera alla sperimentazione della prima terapia digitale KidneYou. Il software, sviluppato da Advice Pharma Group, è di proprietà di AstraZeneca. L’obiettivo è quello di rispondere ai bisogni dei pazienti con insufficienza renale cronica. Una app potrebbe, quindi, aiutare il malato del futuro nel suo percorso di cura, accompagnandolo alla terapia farmacologica tradizionale. Ma anche la cura per l’alimentazione è di fondamentale importanza.
I sintomi da insufficienza renale
L’Istituto Superiore di Sanità spiega che nelle fasi iniziali dell’insufficienza renale cronica di solito non compaiono sintomi evidenti. Però, un esame del sangue o delle urine possono mettere in evidenza un possibile problema renale.
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Quando la malattia raggiunge uno stadio avanzato, invece, possono manifestarsi i seguenti disturbi:
- Stanchezza
- Difficoltà di concentrazione
- Perdita di peso e minor appetito
- Disturbi del sonno
- Contratture e crampi muscolari
- Gonfiore a livello di caviglie, piedi o mani, a causa della ritenzione idrica (edema)
- Affanno, se i liquidi si accumulano nei polmoni (edema polmonare)
- Pelle secca e prurito
- Necessità di urinare più spesso, soprattutto la notte
- Presenza di sangue nelle urine
- Malessere generale e mal di testa
- Disfunzione erettile
L’evoluzione della malattia è molto rapida, arrivando al punto che si dovrà procedere con la dialisi e il trapianto del rene.
Quali cibi evitare quando si soffre di insufficienza renale
Gli esperti suggeriscono l’adozione di uno stile di vita salutare e un’alimentazione sana e bilanciata prescritta da uno specialista a seconda del caso e della gravità di questa patologia.
I principi fondamentali prevedono:
- Meno sale, zucchero, alcol, e grassi saturi;
- Meno proteine;
- Meno cibi ad alto contenuto di potassio (ad esempio, banane, patate, funghi, legumi, frutta secca, cacao);
- Meno alimenti ad alto contenuto di fosfato (carne rossa, latticini, uova e pesce);
- Il fumo danneggia i reni (e non solo).
Cosa può mangiare una persona che soffre di insufficienza renale
Tra gli alimenti consentiti, consigliati o da consumare con moderazione, ci sono:
- Prodotti senza proteine, ma gradevoli al gusto, come pane, pasta, riso, farina, crackers, fette biscottate, biscotti;
- Meglio il pane toscano senza sale o grissini senza sale;
- Porzioni piccole di pietanze che contengano proteine animali in percentuale moderata. Quindi latte, yogurt, panna, legumi freschi, orzo, pesce, formaggi freschi (ricotta, mozzarella);
- Carni poco grasse (Attenzione: bisogna eliminare la pelle del pollame);
- Pesce fresco o surgelato ma non quello grasso, da lavare in abbondante acqua corrente per eliminare eventuale sale aggiunto;
- Frutta e verdura fresche senza potassio. La frutta va bene anche cotta, in macedonia o frullata senza latte;
- Miele, marmellata, zucchero (da consumare con moderazione);
- Meglio l’olio extravergine di oliva o di un seme solo (non di semi vari);
- Spezie ed erbe aromatiche vanno bene.
Come si convive con l’insufficienza renale
A tutt’oggi non esiste una cura per guarire dall’insufficienza renale cronica.
Una dieta, come dicevamo, associata a attività fisica e stili di vita sani, e a una corretta terapia, possono rallentarne o anche impedirne il peggioramento limitando i disagi per la persona colpita.
La terapia dipende dal grado dell’insufficienza renale e dalla condizione originaria che l’ha provocata. I trattamenti principali consistono in:
- Smettere di fumare, seguire una dieta aproteica, fare esercizio fisico, perdere peso se si è obesi o in sovrappeso, evitare l’uso di alcuni farmaci da banco come gli antinfiammatori non steroidei;
- Assunzione di farmaci specifici prescritti dal medico, sia per curare la malattia che ha causato il danno renale, sia per curare e/o prevenire le complicazioni che potrebbero seguire ad un ridotto funzionamento.