Il focolaio di listeria che ha portato al ritiro di diversi lotti di wurstel contaminati in Italia e in Spagna, continua a preoccupare gli italiani. Il Salvagente ha chiesto a Alfonsina Fiore, ricercatrice dell’Istituto superiore della Sanità, che sta indagando sul caso sin da agosto, alcuni chiarimenti.
Il focolaio di listeria che ha portato al ritiro di diversi lotti di wurstel contaminati in Italia e in Spagna, continua a preoccupare gli italiani. Il Salvagente ha chiesto a Alfonsina Fiore, ricercatrice dell’Istituto superiore della Sanità, che sta indagando sul caso sin da agosto, alcuni chiarimenti.
Dottoressa Fiore, inizialmente le cause dell’epidemia di listeriosi sembravano legate al formaggio Asiago. Possiamo dire che è definitivamente escluso dalle indagini sul focolaio?
Il formaggio Asiago non è coinvolto nell’epidemia di listeriosi.
Ad oggi qual è il numero di morti legato a questo focolaio?
Sono 3 i decessi legati a questo focolaio di listeriosi.
Al momento, il focolaio individuato riguarda solo uno stabilimento?
I lotti di alimenti contaminati ritirati dal mercato erano prodotti da un solo stabilimento.
Potrebbero essere coinvolti altri tipi di cibo oltre ai wurstel, tra quelli processati nello stabilimento al centro del focolaio?
L’identificazione in un alimento di un ceppo di listeria identico a quello che ha determinato malattia in un paziente costituisce una evidenza di correlazione molto forte. Questo è un risultato importante della sorveglianza e del sistema dei controlli. Il settore della produzione alimentare è complesso e risalire alla fonte di una infezione non sempre è facile. Il ritiro dal mercato dei lotti di wurstel in questione è stato quindi un passo decisivo, Sarebbe tuttavia tecnicamente sbagliato affermare che l’episodio è chiuso. Le indagini epidemiologiche e quelle sui consumi dei pazienti proseguono, così come i controlli nel settore alimentare.
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I ricoverati fanno parte di una categoria precisa (fragili, bambini, immunodepressi)?
Ad essere coinvolti sono soprattutto persone anziane (di età superiore ai 65 anni), spesso con condizioni di fragilità per età e patologia.
In casi come questo lo stabilimento che tipo di procedura deve seguire per tornare ad essere sicuro?
Lo stabilimento ha rafforzato il piano di controllo del pericolo listeria, condiviso con le autorità locali e regionali che include azioni finalizzate alla riduzione del rischio e ad evitare che il problema si ripresenti.
Oltre all’Iss chi sta lavorando su questo allerta?
Del gruppo di lavoro istituito dal ministero della Salute per gestire il focolaio di listeriosi fanno parte i laboratori nazionali di riferimento per listeria nell’ambito alimentare (Izs Abruzzo e Molise) e nell’ambito della sanità pubblica (Iss), le Regioni, i laboratori di riferimento regionali e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali delle regioni coinvolte.