L’alluce valgo è una problematica ampiamente diffusa tra gli adulti, che interessa l’avampiede e colpisce maggiormente le donne. Scopriamo che cos’è , quali sono i sintomi associati e come si può curare.
A differenza di quanto si possa comunemente pensare, l’alluce valgo non è un problema di natura estetica, ma una vera e propria patologia.
Nello specifico, l’alluce valgo si caratterizza per una deviazione dell’alluce verso le altre dita, che a sua volta genera la comparsa di una protuberanza verso l’esterno del piede, a livello della testa del primo metatarso, che prende il nome di cipolla e si configura come una dolorosa infiammazione, che tende a far più male ogniqualvolta si indossano le scarpe.
Inoltre, l’alluce valgo può essere accompagnato anche dal cosiddetto dito a martello, si tratta della sovrapposizione del secondo dito del piede all’alluce, che si genera in seguito ad un incurvamento verso l’alto del secondo dito.
Quali sono i sintomi tipici e caratterizzanti dell’alluce valgo?
La patologia dell’alluce valgo può manifestarsi con una sintomatologia che varia da soggetto a soggetto, tuttavia vi sono dei sintomi che solitamente sono comuni a tutti coloro che soffrono di questo disturbo, come ad esempio:
- Dolore all’alluce;
- Presenza del dito a martello;
- Rigonfiamento alla base dell’alluce e notevole ispessimento cutaneo sotto la base dell’alluce;
- Rigidità e difficoltà di movimento dell’alluce;
- Gonfiore e arrossamento dell’alluce;
- Comparsa di una protuberanza ossea situata sul bordo esterno del piede, in corrispondenza del primo metatarso.
Quali sono le cause?
In generale chiunque può soffrire di alluce valgo, ma è stato dimostrato che tale disturbo colpisce in misura notevolmente maggiore le donne, soprattutto quelle che hanno un’età compresa tra i 40 e i 50 anni.
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L’alluce valgo può insorgere per diverse cause, una delle più frequenti è l’utilizzo di scarpe non adatte alla conformazione del piede, come ad esempio quelle con tacco alto e punta stretta, che di fatto costringono l’alluce a stare in una posizione innaturale e soprattutto non permettono di assecondare il corretto movimento del piede mentre si cammina.
In alcuni casi l’alluce valgo può essere ereditario, inoltre è stato dimostrato che le persone che soffrono di alterazioni del piede sin dalla nascita, come ad esempio il piede piatto, possono sviluppare l’alluce valgo più facilmente.
Infine, non di rado, l’insorgenza dell’alluce valgo può essere causata da lesioni a carico del piede, problemi di postura e di peso e dalla presenza di patologie come l’artrite.
Diagnosi e trattamento: come si può curare?
È importante diagnosticare in tempo l’alluce valgo, tale problematica non deve essere sottovalutata, perché può peggiorare nel tempo e dar vita ad ulteriori disturbi, come ad esempio: irrigidimento delle articolazioni delle dita dei piedi, infezione oppure artrite a livello delle articolazioni dell’alluce.
Se si sospetta di soffrire di alluce valgo, è necessario dunque richiedere una visita specialistica ortopedica. L’ortopedico attraverso un esame obiettivo e l’eventuale analisi di una radiografia del piede, sarà in grado di diagnosticare la patologia dell’alluce valgo e di fornire delle indicazioni su come trattare o curare questo disturbo, in base al quadro clinico e alle specifiche condizioni di salute.
In caso di alluce valgo, in genere l’ortopedico in una prima fase consiglia di procedere con la cosiddetta “terapia conservativa”, che prevede l’utilizzo di appositi plantari; si tratta di una terapia che non permette di far regredire il disturbo o di curarlo, ma che serve a rallentare la sua avanzata. In questa fase, è possibile che il medico consigli al paziente di sottoporsi a trattamenti fisioterapici, come ad esempio la Tecarterapia.
La chirurgia è di fatto l’unica opzione a cui è possibile ricorrere per curare la patologia dell’alluce valgo, oggi esiste ad esempio la procedura di chirurgia mini invasiva, che permette non solo di correggere l’alluce valgo, ma anche di correggere il dito a martello e le altre deformità, effettuando soltanto delle piccole incisioni.