L’attenzione di educatori, pedagogisti e psicologi si è rivolta negli ultimi anni ad un momento spesso stressante per genitori e figli: stare a tavola tutti insieme. Vediamo alcuni consigli utiliÂ
Che le regole della buona educazione vadano trasmesse ai propri figli è un dato di fatto; tuttavia, spesso è più facile a dirsi che a farsi. Capricci, giochi a tavola e iperattività sono più frequenti di quanto si pensi nei bambini di una certa età . Quali sono gli accorgimenti da avere e le cose da evitare per rendere piacevole il momento del pasto?
Il ruolo fondamentale dell’imitazione
Gli adulti passano una grande quantità di tempo a dare spiegazioni su cosa sia giusto e cosa non lo sia, sciorinando una serie di regole che spesso per i bambini sono difficili da comprendere. Se c’è una cosa che spesso i genitori trascurano è infatti il ruolo svolto dall’imitazione, che rappresenta una vera e propria forma di apprendimento per il bambino. Già con il costrutto di “apprendimento vicario”, Bandura aveva sottolineato quanto fosse importante l’imitazione nel processo di apprendimento. Elaborato nell’ambito della sua prospettiva cognitivo-sociale, il concetto di apprendimento vicario si applica alla perfezione ai bambini, mettendo in gioco importanti funzioni quali l’attenzione selettiva e la motivazione. Vale quindi il principio di tenere i comportamenti che vorreste tenesse il vostro bambino: state certi che, i neuroni specchio, faranno il loro lavoro.
Mangiare tutto quello che c’è nel piatto: è giusto forzare un bambino?
La risposta è no, non è giusto forzare un bambino che non voglia terminare il suo pasto. Sono infatti i diversi i fattori che possano aver influenzato la sua fame. Chiedetevi se ha fatto attività , se ha mangiato molto durante gli spuntini, osservatelo attentamente. Il primo consiglio davvero utile per evitare una spiacevole situazione di questo tipo, è quello di preparare piccole porzioni e consentirgli di scegliere se continuare o meno a mangiare. Questo avrà l’importate effetto di aiutarlo a sviluppare un certo autocontrollo, permettendogli di costruire un rapporto “sano” con il cibo.
Si rimane seduti fino al termine del pasto?
Altra regola datata della buona educazione a tavola prevede che si rimanga seduti fino al termine del pasto di tutti i presenti. Questa situazione, per un bambino che vede il pasto come un momento noioso, rappresenta nella maggior parte dei casi un’autentica tragedia. Specialmente fino all’età di 6 anni, i bambini tendono a terminare in modo sbrigativo l’incombenza “onerosa” del pasto per tornare presto ai propri giochi. È giusto costringerli a rimanere a tavola? No, specialmente fino ad una certa età . I bambini hanno notoriamente bisogno di muoversi, di giocare, di sprecare energie. La regola del rimanere seduti a tavola è principalmente legata ad una visione adulta del convivio: si chiacchiera, si fa conversazione, si lavora sulla relazione. In virtù del buon vecchio apprendimento vicario, saranno i bambini stessi a cominciare a vedere questo momento in una nuova ottica, con il passare del tempo. Un consiglio? Coinvolgerli nelle vostre conversazioni, chiedendedogli di raccontare la loro giornata.
I capricci: questo non mi piace!
A dispetto di quanto si possa credere, la selettività nel cibo è molto frequente nei bambini di una certa età . La diffidenza verso le novità , per le composizioni eccessivamente creative, colore, consistenza o odore, sono tutte situazioni molto frequenti. Ma esiste un segreto per lavorare sui sentimenti ambivalenti dei bambini nei confronti di certi tipi di cibi. Lasciare che vi affianchino mentre cucinate, per esempio, garantisce un adeguato periodo di familiarizzazione e potrebbe renderli più inclini a sperimentare.
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Nota bene: MAI tentare di camuffare un cibo che non amano con strane composizioni, se ne accorgeranno!
Consigli utili
- Preferite orari fissi: i bambini hanno bisogno di una routine alimentare
- Fategli sperimentare l’autonomia: non fermateli quando vogliano imitare gli adulti (ad es. utilizzando un bicchiere di vetro). Guidateli e aiutateli.
- I giochi a tavola: fino ai 6 anni è sconsigliato che portino qualcosa a tavola. No ai rimproveri.