Veicoli a idrogeno: aumentare le performance con il catalizzatore in platino

catalizzatore

Ridurre l’inquinamento è l’obbiettivo e il traguardo delle prossime agende politiche nazionali e comunitarie. Tra le varie proposte, frutto di studi e di ricerche che hanno coinvolto diversi istituti, c’è la riduzione dell’inquinamento prodotto dai gas di scarico dei mezzi di trasporto attraverso l’installazione di un catalizzatore a base di platino. Vediamo di cosa si tratta. 

Veicoli a idrogeno: aumentare le performance con il catalizzatore in platino

Una possibilità, ossia quella di ridurre l’inquinamento prodotto dai gas di scarico dei mezzi di trasporto, e un’opportunità, come quella di aumentare le performance dei veicoli a idrogeno: il tutto arriva dai risultati di una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Catalysis sui catalizzatori in platino.

Condotta dall’Istituto di chimica dei composti organometallici e dall’Istituto per i processi chimico fisici del Cnr assieme a istituti di ricerca americani e cinesi, si tratta di una ricerca che è riuscita a individuare il catalizzatore migliore a base di platino. Uno strumento che diventa alleato dell’ambiente, permettendo di avere a disposizione un materiale utile a raggiungere gli obiettivi prefissati sui veicoli a idrogeno.

Lo studio sul catalizzatore in platino

I fautori dello studio condotto sul catalizzatore in platino sono il gruppo di ricerca dell’Istituto di chimica dei composti organometallici (Cnr-Iccom) e l’Istituto per i processi chimico fisici del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ipcf).

L’oggetto dello studio ha esaminato i dati a disposizione, mettendo in evidenza le caratteristiche critiche: partendo dai descrittori, ossia i materiali utilizzabili nei dispositivi con celle a combustibile d’idrogeno, deputati a identificare il materiale maggiormente performante, si è poi andati avanti con la ricerca.

I risultati, pubblicati su Nature Catalysis, sono stati ottenuti grazie al lavoro co-condotto tra l’University of California di Los Angeles e di Irvine (Usa), il California Institute of Technology di Pasadena (Usa), il Brookhaven National Laboratory di Upton (Usa), la Fuzhou University di Fuzhou (Cina), la Northeastern University di Boston (Usa).

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Partendo dal presupposto che i catalizzatori attualmente in uso non sono in grado di soddisfare i requisiti necessari per ottenere le migliori prestazioni in termini di efficienza e durabilità, si è andati verso la direzione di individuare nuovi e appropriati descrittori che assolvessero questi compiti.

I catalizzatori  in platino con cella a idrogeno hanno dimostrato standard e risultati ottimali in termini di prestazioni energetiche e non solo. Il loro utilizzo conferma di poter incidere sulla riduzione della quantità di metallo prezioso presente nei catalizzatori, minimizzandone le perdite in uso operativo.

Le possibilità di utilizzo dei catalizzatori in platino

L’introduzione dei catalizzatori in platino e la sostituzione delle marmitte catalitiche così come l’installazione dei nuovi materiali nelle auto elettriche, consentirà di poter contare su dispositivi che generano acqua, da sfruttare come prodotto finale della combustione.

Uno step fondamentale che aggiungerà un importante pezzo al puzzle della ricerca sul possibile processo di decarbonizzazione del trasporto pubblico e privato, tassello imprescindibile oltre che indispensabile per portare a una diminuzione drastica dell’inquinamento e del riscaldamento globale.

In un’era in cui l’ambiente sta richiamando a gran voce l’attenzione sui danni conseguenti da cattive politiche di sfruttamento delle risorse, la ricerca e i dati diffusi sul catalizzatore in platino potrebbero rappresentare una vera e propria svolta.