Lo zilpaterolo è un farmaco anabolizzante usato per aumentare il volume della carne. L’Unione europea lo vuole vietare a livello mondiale mentre è fortemente voluto dai paesi in via di sviluppo e da colossi degli allevamenti intensivi, come Brasile e Usa
L’Unione europea lo aveva già vietato anni fa, ora vuole vietarlo nelle carni importate. Ora i suoi esperti stanno operando per ostacolarne l’approvazione inserendolo in uno standard di sicurezza globale. Si parla dello zilpaterolo, dal nome commerciale Zilmax, un farmaco che viene utilizzato per aumentare le dimensioni del bestiame e, di conseguenza, i profitti dell’industria alimentare.
Lo zilpaterolo è finito sotto la lente degli esperti della Commissione del Codex Alimentarius, un’istituzione delle Nazioni Unite che decide le sorti di quello che può finire o meno sulle tavole di tutto il mondo (Un volume d’affari da 1.500 dollari!). Al centro del conflitto c’è il cloridrato di zilpaterolo, usato come farmaco nei bovini per incrementarne la loro crescita e ottenere una quantità maggiore di carne. L’ “ingrediente” perfetto, insomma, in un contesto di allevamenti intensivi.
Zilpaterolo e gli effetti nocivi sulla salute dell’uomo e degli animali
Nel 2016 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) segnalava “un potenziale aumento della mortalità, della frequenza cardiaca, della frequenza respiratoria e del comportamento agonistico nei bovini”, tra gli effetti dello zilpaterolo sulla salute e sul benessere degli animali. Tanto è vero che, ricordava l’Efsa, viene “adoperato anche come anabolizzante per dopare i cavalli, così da alterare in maniera illegale i risultati delle gare ippiche”.
Il legislatore europeo lo aveva bandito per gli effetti acuti e gli effetti cronici che può provocare nell’uomo. Sono ormoni che, se somministrati nelle persone, possono provocare effetti tossici acuti come palpitazioni cardiache, tremori muscolari e gravi emicranie. Più a lungo, possono generare effetti tossici cronici, come la capacità di generare carcinomi (tumori) e addirittura danneggiare le nostre informazioni genetiche.
Ma non è tutto. Alcuni studi dimostrano che l’aumento della quantità di carne come effetto dello zilpaterolo va a discapito del gusto. Nei paesi in cui il prodotto è somministrato legalmente, la qualità della carne è risultata più scadente e meno tenera.
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Gli interessi dei grandi produttori
Nel 2017 Zilmax è stato approvato in 17 paesi, tra i quali Stati Uniti, Canada, Sud Africa, Corea del Sud, Ucraina e Brasile (grande produttore di carne di largo consumo). Ma anni prima, nel 2013 era stato bandito in Cina, Taiwan, Russia e molti paesi dell’Unione europea.
All’interno del Codex Alimentarius è in corso una battaglia promossa da alcuni Stati poveri o in via di sviluppo come Bolivia, Ghana e Nigeria, che vorrebbero promuovere l’utilizzo dello zilpaterolo con l’obiettivo di ottenere bestiame più grosso e poter sfamare a prezzi ridotti le loro popolazioni. Tra le fila dei favorevoli all’impiego di questa sostanza ci sono anche i grandi colossi come Stati Uniti, Argentina e Brasile, che esportano principalmente la carne all’estero (soprattutto in Europa), quindi hanno un interesse economico importante.
Le crociate dei grandi colossi contro l’Unone europea
Dal 2008 al 2011 la Commissione del Codex Alimentarius è stata presieduta da Karen Hulebak, la quale ha sostenuto che la mancata approvazione dello zilpaterolo metterebbe a repentaglio le economie e le forniture alimentari di decine di Paesi in via di sviluppo. Le fa eco il magazine statunitense Politico.eu che ora accusa l’Unione europea (insieme a Russia e Cina) di voler mettere “a rischio l’approvvigionamento alimentare nei paesi in via di sviluppo”, opponendosi all’adozione di uno standard relativo al farmaco veterinario generico zilpaterolo all’interno del Codex Alimentarius, del quale fanno parte l’Ue e altre 188 nazioni del mondo. L’Ue ha messo sotto accusa il meccanismo delle “Dichiarazioni di principio“, che consente ai paesi di opporsi individualmente a uno standard e di registrare il proprio disaccordo, senza però impedire l’adozione dello standard. Come dire, fa male ma lo approviamo lo stesso.
Politico.eu rischia di strumentalizzare la fame nel mondo ma dimentica (o non ricorda) di dire che i destinatari di carne a basso costo trattata con questa sostanza nociva non sono solo le popolazioni povere, ma anche e soprattutto quelle europee.
In Italia lo zilpaterolo è tra gli anabolizzanti proibiti per chi pratica fitness a livello agonistico, ma anche tra i più venduti illegalmente su internet.