Come calcolare e pagare il bollo auto, e quando si è soggetti al superbollo reintrodotto nel 2011 dal governo Monti. Chi ha diritto all’esenzione, le regioni che fanno lo sconto e il caso delle auto storiche
Dopo 2 anni di proroghe, sospensioni, esenzioni a causa della pandemia da Covid-19, per il pagamento del bollo auto si è tornati al meccanismo ordinario di riscossione, che prevede la scadenza mese per mese. Significa che per questo 2022 si potranno seguire le tempistiche ordinarie con termine ultimo di pagamento entro l’ultimo giorno del mese successivo. Vuol dire che per la scadenza di agosto 2022, il pagamento potrà essere effettuato dal 1° al 30 settembre 2022. E così via, a scalare, mese dopo mese.
Il bollo auto (tecnicamente inserito nel capitolo della tassa automobilistica) è anche una tassa automobilistica regionale, negli anni passati denominata anche tassa di circolazione. Non è una tassa centrale, ma un tributo locale previsto dall’amministrazione finanziaria italiana, che grava sugli autoveicoli e motoveicoli immatricolati nella Repubblica Italiana, il cui versamento è a favore delle Regioni di residenza.
Dal 2019 l’archivio delle tasse automobilistiche gestito dall’Agenzia delle entrate (AdE) è in fase di dismissione a favore del nuovo sistema informativo del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) gestito dall’Automobile Club d’Italia (ACI). I servizi di calcolo del bollo auto e di controllo pagamenti effettuati non sono pertanto più resi disponibili dall’Agenzia delle entrate (AdE). I servizi di calcolo del bollo auto e di controllo pagamenti effettuati non sono pertanto più resi disponibili dell’AdE.
Come calcolare il bollo auto
Il bollo auto è una di quelle tasse che dimentichiamo spesso. Per questo, il sito internet ACI offre un servizio online, o sulle App, per il calcolo del bollo auto e del superbollo. Questa piattaforma consente di restare aggiornati o conoscere l’importo della tassa automobilistica regionale/provinciale da versare, e dell’addizionale erariale della tassa automobilistica, quando è dovuta.
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Basterà inserire i dati del veicolo e dell’intestatario: tipo di pagamento e di veicolo, regione di residenza dell’intestatario e numero di targa. Verrà immediatamente calcolato l’importo dovuto solo a partire dal 1° giorno del mese successivo a quello di scadenza dell’ultimo bollo pagato.
Se si vuole effettuare il calcolo per un pagamento anticipato è possibile farlo nel mese di scadenza del bollo in corso di validità, selezionando la voce “Pagamento Anticipato”. Non è possibile farlo a dicembre.
Nel caso in cui il pagamento del bollo auto fosse già stato eseguito, la procedura online o sull’App segnala l’avvenuto addebito. È possibile tuttavia che alcuni pagamenti, effettuati tramite canali non gestiti da ACI, non siano ancora stati acquisiti e pertanto non ne viene data segnalazione.
Quanto costa
Il calcolo è più semplice e veloce se effettuato online. Tuttavia il tariffario di massima ci può essere utile per un computo preventivo nel caso volessimo acquistare un’auto nuova, magari utilizzando i Bonus Auto (che non è automatico) disponibili per incentivare la transizione energetica e la transizione ecologica.
Per conoscere l’esatto importo che si dovrà versare per il pagamento del bollo auto si dovrà prendere in considerazione sia la potenza effettiva della vettura espressa in kilowatt (kW) che la classe energetica ambientale (l’inquinamento). Per il calcolo sarà d’aiuto la carta di circolazione.
La quota fissa del bollo auto si dividere a seconda della categoria energetica e dei kW (o cavalli espressi in CV):
- Per le vetture Euro 0 l’importo da corrispondere sarà pari a 3 euro per ogni kW di potenza e se si superano i 100 kW si dovranno aggiungere al totale 4,50 euro per ogni kW supplementare;
- Per le auto Euro 1 il costo è di 2,90 € per ciascun kW fino a 100 kW di potenza, superati i quali si dovrà aggiungere l’importo supplementare di 4,35 €/kW;
- Per i veicoli Euro 2 l’importo è pari a 2,90 €/kW. Oltre la potenza di 100 kW vanno aggiunti 4,20 euro per ogni kW supplementare;
- Per le Euro 3 il rapporto scende ulteriormente a 2,70 €/kW e 4,05 €/kW oltre la soglia dei 100 kW di potenza;
- Il bollo per le automobili Euro 4, 5 e 6 (le meno inquinanti) costa 2,58 € per ciascun kW e 3,87 € ogni kW superata la soglia dei 100.
Questo è il tariffario generico, poiché va considerato l’importo per kW applicato dalla Regione di residenza del proprietario del mezzo.
Facciamo due conti
Calcolatrice alla mano, ipotizziamo quanto dovremo pagare per il bollo auto in Lombardia. Abbiamo un veicolo di categoria Euro 4, quindi ci costerà 2,58 € per ogni kW con maggiorazione di 3,87 € per ogni kW oltre la soglia dei 100. Il nostro libretto di circolazione ci indica una potenza del mezzo pari a 105 kW.
Il calcolo è semplice. Moltiplichiamo 2,58 € per 100. Il risultato va sommato alla potenza eccedente. Quindi, 3,87 € per 5 kW. Otterremo un totale di 277 €.
Ma non finisce qui, perché ogni regione prevede tariffe differenti. Qui i listini (Link: https://www.aci.it/i-servizi/servizi-online/bollo-auto.html ) . Perciò dovremo cercare sul sito ACI il tariffario aggiornato inerente al nostro territorio regionale. Se la potenza è espressa in cavalli (CV), dovremo convertire i CV in kW (Qui il convertitore online: https://support.google.com/websearch/answer/3284611?hl=it#unitconverter ).
Gli sconti decisi dalle Regioni
La Lombardia prevede riduzioni importanti per pagare meno il bollo auto per specifiche categorie di persone e di veicoli. Gli sconti sono del:
- 75% per autovetture adibite a servizio pubblico da piazza (taxi);
- 50% per 5 anni per chi acquista veicoli ibridi, anche con ricarica elettrica esterna (benzina/elettrico, GPL/elettrico, metano/elettrico;
- 50% per autovetture adibite a noleggio con conducente per trasporto persone;
- 40% per autoveicoli adibiti esclusivamente a scuola guida;
- 30% per autobus adibiti a servizio di noleggio con conducente;
- 20% per autoveicoli adibiti al trasporto di cose di peso complessivo non inferiore a 12 tonnellate e trattori stradali per il traino di semirimorchi muniti di sospensione pneumatica all’asse o agli assi motore o di sospensione ad essa equivalente.
Come pagare il bollo auto
Dopo aver effettuato il calcolo del bollo è possibile pagarlo anche on line, tramite l’applicazione della Pubblica Amministrazione pagoPA. L’app è accessibile tramite SPID (Sistema pubblico di identità digitale) o CIE (Carta di identità elettronica).
Il bollo auto 2022 può essere pagato anche secondo diverse modalità, da casa o in tabaccheria, oppure presso uno sportello ACI.
Dunque, il pagamento può essere effettuato tramite le seguenti modalità:
- Servizio home banking;
- Tramite il sistema PagoPa con app scaricabile su pc e smartphone;
- Poste Italiane (online con l’app o recandosi direttamente presso gli uffici postali);
- Nei punti vendita Sisal e Lottomatica;
- Attraverso la domiciliazione bancaria con sconto del 10% (Sconto valido solo per alcune regioni. In Lombardia è del 15%);
- Sportelli bancomat abilitati;
- Sul sito dell’ACI mediante il servizio PagoBollo;
- Attraverso l’app IO;
- Tramite Satispay.
Sono esentati dal pagamento del bollo auto:
- I possessori di automobili di proprietà che rientrano nei requisiti previsti dalla legge 104;
- I veicoli intestati a organizzazioni che non hanno scopo di lucro;
- Le auto storiche ultratrentennali;
- Le minicar;
- I veicoli elettrici per i primi 5 anni dall’immatricolazione.
Alcune Regioni come Lombardia e Piemonte offrono una esenzione permanente per tutta la durata del veicolo elettrico (per i quali non siamo ancora pronti). Per i ciclomotori e quadricicli leggeri questa tassa è dovuta solo in relazione all’effettivo utilizzo del mezzo, e non al mero possesso.
Il superbollo si paga con Modello F24
Quando il veicolo è soggetto anche al pagamento del cosiddetto “superbollo”, l’importo dovuto viene calcolato ma potrà essere pagato solo tramite Modello F24. Sul sito ACI è anche disponibile l’apposito servizio di compilazione del modello di versamento. Oppure attraverso il servizio home banking della propria banca.
Il superbollo è l’addizionale erariale sulle tasse automobilistiche. In questo caso si tratta di una imposta indiretta (imposta sui consumi non necessari) aggiuntiva alla tassa automobilistica (o bollo), che grava sui possessori di autovetture e autoveicoli per il trasporto promiscuo di cose e di persone, che abbiano una potenza superiore a 185 kW.
Il superbollo reintrodotto da Monti
Questa imposta è stata introdotta per la prima volta nel 1976 sui veicoli alimentati a gasolio. Poi abolita nel 2005. Infine parzialmente reintrodotta nel 2007. Il reinserimento totale del tributo è avvenuto a seguito di una manovra economica del governo tecnico guidato da Mario Monti, incentrato sulla spending review. Precisamente nel 2011, con l’articolo 23 del decreto “Salva Italia“. L’esecutivo Monti decise di reintrodurla con il fine di recuperare risorse finanziarie. Il decreto Salva Italia agì su diversi ambiti. Per esempio, predispose un prelievo sui cosiddetti “beni di lusso“, coinvolgendo le auto di grossa cilindrata, le unità di diporto e gli aeromobili privati. Seppur l’animo promotore delle manovre in questione fu quello del contenimento della spesa pubblica e del rilancio economico, è stato rilevato come l’introduzione del superbollo abbia contribuito ad una riduzione delle emissioni di CO2.
Bollo auto: ricorsi e auto usata
Il tariffario cambia di regione in regione, ma in caso di ricorso contro un pagamento ritenuto ingiusto o sbagliato, per tutte le regioni la decisione spetta al giudice. Il termine per presentare ricorso scade dopo i 60 giorni dal ricevimento dell’atto, sia esso un accertamento che una cartella.
Chi paga il bollo auto quando acquistiamo un mezzo di seconda mano? Secondo la normativa vigente, che vale per tutte le regioni, il pagamento del bollo spetta al soggetto che risulta proprietario del mezzo fino all’ultimo giorno utile per il versamento. Se il passaggio di proprietà avviene dopo quella scadenza il proprietario vecchio dovrà pagare il bollo per quell’annualità.