I consumatori sono tutelati anche negli acquisti on line, anche in queste ore di Prime day. Il diritto di recesso (o diritto di ripensamento) vale anche per l’e-commerce. Ecco come esercitarlo, entro quanti giorni e in quali casi
Nel libero mercato e nel bombardamento di offerte (in queste ore è in corso il Prime Day di Amazon) cui siamo quotidianamente sottoposti, è giusto che il consumatore abbia anche la libertà di poter ripensare rispetto ai propri acquisti. Questa libertà è un diritto protetto dalle direttive europee e dal Codice del consumo. Si chiama diritto di recesso, detto comunemente “diritto al ripensamento“, ed è uno dei capisaldi dei diritti attribuiti al consumatore.
È un diritto conquistato a fatica solo da qualche anno. Infatti, questa materia è disciplinata dal decreto legislativo numero 21 del 2014, approvato ben tre anni dopo la Direttiva europea del 2011. Il diritto di recesso consente al consumatore di cambiare idea sull’acquisto effettuato, liberandosi dal contratto concluso senza dover fornire alcuna motivazione. In tal caso, il consumatore potrà restituire il bene e ottenere il rimborso di quanto pagato.
Grazie alla nostra rubrica Chiedilo al Salvagente potrete cercare delle risposte alle domande sul diritto di recesso. Proprio alcune settimane fa, Raffaella Grifasi di Konsumer Italia ha fatto chiarezza su un caso specifico di diritto di recesso. Il ministero dello Sviluppo economico spiega come e quando esercitarlo, in che modalità e in quali casi. Il ripensamento è previsto generalmente per i contratti conclusi a distanza o negoziati fuori dai locali commerciali tra un professionista e un consumatore. Tuttavia, il Codice del consumo, all’articolo 59, prevede altre eccezioni ben illustrate sul sito istituzionale.
Diritto di recesso: come funziona per gli acquisti on line
In questo articolo ci focalizziamo sul diritto di recesso nell’ambito degli acquisti on line; l’e-commerce che spesso è una selva oscura dato che è il luogo non fisico, ma digitale, dove avviene la maggior parte delle transazioni, dove spesso questi diritti sono calpestati o mal interpretati.
Acquisti on line: il cliente può ripensarci entro 14 giorni
Diciamo subito che il diritto al ripensamento per gli acquisti in rete può essere esercitato nel termine di 14 giorni dall’acquisto.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
Quando il venditore non ha adempiuto all’obbligo di informare il consumatore sull’esistenza del diritto di recesso, il termine per il suo esercizio è esteso a 12 mesi.
Se il venditore fornisce al consumatore le informazioni sul diritto di recesso entro 12 mesi dalla conclusione del contratto, il periodo di recesso termina 14 giorni dopo il giorno in cui il consumatore è stato informato.
I 14 giorni entro cui esercitare questo diritto, iniziano a decorrere nei seguenti casi:
- Nel caso di contratti di servizi, dal momento della conclusione del contratto;
- Nel caso di contratti per la fornitura di acqua, gas o elettricità , quando non sono messi in vendita in un volume limitato o in quantità determinata, di teleriscaldamento o di contenuto digitale non fornito su un supporto materiale, dal giorno di conclusione del contratto;
- Nel caso di contratti di vendita, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore per ricevere il bene, acquisisce il possesso fisico dei beni oppure:
- – nel caso di beni multipli ordinati dal consumatore mediante un solo ordine e consegnati separatamente, dal giorno in cui il consumatore acquisisce il possesso fisico dell’ultimo bene;
- – nel caso di consegna di un bene costituito da lotti o pezzi multipli, dal giorno in cui il consumatore acquisisce il possesso fisico dell’ultimo lotto o pezzo;
- – nel caso di contratti per la consegna periodica di beni durante un determinato periodo di tempo, dal giorno in cui il consumatore acquisisce il possesso fisico del primo bene.
Diritto di recesso: i doveri del consumatore
Prima della scadenza del periodo di recesso, il consumatore deve informare il professionista della sua decisione di esercitare il diritto di recesso dal contratto. A tal fine il consumatore può esercitare il suo diritto:
- Utilizzando un modulo tipo di recesso che trovate anche sul sito dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) da inviare al venditore tramite raccomandata a/r o posta Pec. Il modulo è disponibile a questo link;
- Oppure presentando una qualsiasi dichiarazione esplicita della sua decisione di recedere dal contratto attraverso una lettera standard che trovate facilmente su internet.
Ci sono aziende che sul loro sito ufficiale prevedono già moduli da compilare e assistenza per i consumatori che decidono di esercitare questo diritto. È un dovere che non tutti rispettano, quindi una scelta etica non scontata, per questo apprezzabile. Molte aziende di e-commerce sono state multate per non aver ben esplicitato le condizioni del diritto di recesso sul sito.