Molti cosmetici utilizzano gli acidi della frutta per il peeling, il loro effetto chimico, infatti, favorisce il potere esfoliante. Un’analisi pubblica tedesca, però, ha quantificato il pericolo di ustioni e irritazioni di questi prodotti. Più frequente in quelli in vendita sul web
Gli acidi della frutta sono spesso usati nello scrub, vengono applicati sulla pelle per esfoliare lo strato superiore e levigarla. Tuttavia, è necessario prestare attenzione quando si utilizzano questi prodotti. Tre prodotti su quattro analizzati dalle autorità pubbliche in Germania sono stati giudicati non sicuri. Con una netta prevalenza di campioni pericolosi provenienti dal commercio online.
Come funziona il peeling
Gli esfolianti vengono utilizzati principalmente per migliorare l’aspetto della pelle, ad esempio per ridurre le linee sottili e le rughe o per schiarire le macchie scure. In dermatologia e medicina di bellezza, i peeling sono usati anche per trattare l’acne, le smagliature, le macchie senili e le cicatrici.
Ci sono peeling chimici, peeling enzimatici, peeling meccanici o laser. I meccanici contengono piccole particelle abrasive che rimuovono le cellule morte della pelle con il movimento di sfregamento dell’applicazione.
Quando i peeling chimici vengono applicati sulla pelle, i legami tra le cellule della pelle si rompono. Questo processo fa staccare gli strati superiori della cute. Dopo la “lesione” c’è una rigenerazione e un rimodellamento di questi strati, che dovrebbe portare a un miglioramento dell’aspetto e della consistenza della pelle trattata.
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Cosa sono gli acidi della frutta
Molto spesso, i principi attivi dei peeling chimici sono gli acidi organici, come salicilico, mandelico e altri alfa o beta idrossiacidi (AHA e BHA). L’acido glicolico in particolare è comunemente usato. A causa della loro tossicità, sostanze chimiche come l’acido tricloroacetico (TCA), la resorcina e il fenolo non sono più consentite nei prodotti esfolianti cosmetici.
Gli alfa idrossiacidi (AHA) o beta idrossiacidi (BHA) sono acidi naturali. Sono anche conosciuti come acidi della frutta perché si trovano in vari tipi di frutta e verdura come agrumi, uva e mele. Gli idrossiacidi più comunemente usati sono gli acidi glicolico, lattico, salicilico, malico, citrico e tartarico. Con l’eccezione dell’acido salicilico, il loro uso nei cosmetici non è ancora stato regolamentato nella direttiva sui cosmetici dell’Ue.
E che rischi comportano
Gli idrossiacidi fortemente acidi usati come peeling chimici, se rimangono sulla pelle troppo a lungo, comportano un rischio di ustioni chimiche con cicatrici e disturbi del pigmento. O reazioni cutanee come irritazione locale, dolore, prurito o edema. Pertanto, diversi livelli di acidità sono considerati sicuri a seconda che si tratti di un prodotto di consumo o di un prodotto professionale. Oltre a possibili ustioni chimiche, c’è una maggiore sensibilità ai raggi UV dopo l’uso degli acidi della frutta.
Il gruppo di esperti scientifici CIR (Cosmetic Ingredient Review) ritiene che l’acido glicolico e l’acido lattico siano sicuri da usare a concentrazioni inferiori al 10% e con un pH della formulazione finale superiore a 3,5. Il prerequisito è che i prodotti siano formulati in modo tale da evitare un aumento della sensibilità al sole o che le istruzioni per l’applicazione includano l’uso quotidiano di misure di protezione solare.
Le analisi tedesche
Nel 2021 presso la CVUA Karlsruhe sono stati condotti due studi di sorveglianza del mercato con l’esame di 34 campioni.
6 prodotti esfolianti a base di acido di frutta su 8 sono stati respinti, come non sicuri. I 29 agenti peeling del commercio stazionario erano prodotti prevalentemente meccanicamente efficaci.
I motivi principali erano la mancanza di avvertenze e istruzioni per l’uso. Carenze non da poco, sottolineano i tedeschi, visto che possono portare a un uso improprio con il rischio di ustioni chimiche o irritazione della pelle. I prodotti contenevano più acido di quanto raccomandato dai comitati IKW e CIR. Un prodotto “acido salicilico 30%” è stato immesso sul mercato come prodotto cosmetico, ma a causa del suo alto contenuto di acido salicilico ha soddisfatto la definizione di medicinale funzionale. Nei peeling cosmetici non deve essere superata la concentrazione di acido salicilico al 2% nel preparato pronto all’uso.
Inoltre, tutti i prodotti del commercio su Internet presentavano carenze di etichettatura come misure precauzionali in lingue diverse, elenchi di ingredienti mancanti o numeri di lotto. Inoltre, 3 prodotti mancavano della notifica con la quale ogni prodotto cosmetico deve essere segnalato alla Commissione Europea prima di poter essere immesso sul mercato. Ma non sono mancate le osservazioni anche nei confronti dei cosmetici acquistati nei negozi, con due prodotti giudicati fuorvianti a causa di promesse di efficacia non sufficientemente documentate.