Gli studi dimostrano che gli animali domestici sono i migliori alleati per combattere lo stress. Ecco come usufruire del bonus 2022 per allargare la famiglia ad un amico a quattrozampe
Durante la pandemia gli italiani hanno riscoperto nella presenza degli animali domestici un valido supporto per affrontare il difficile momento dovuto alle distanze imposte dalle misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19.
Uno studio condotto su Google Trends ha evidenziato che nella fase iniziale del lockdown (marzo-maggio 2020) le ricerche relative all’adozione di cani, gatti e altri animali domestici sono state significativamente più alte rispetto ai cinque anni precedenti. In particolare, parole chiave come “adozione di cani” e “adozione di gatti” sono state cercate il 250% in più rispetto allo stesso periodo del 2019.
Ma la tendenza si è invertita nuovamente. La stessa analisi mostra anche come le ricerche per “adozione di cani” siano diminuite a partire da giugno 2020, tornando ai livelli pre-pandemici.
Gli studi hanno dimostrato che gli animali domestici sono i migliori amici per combattere lo stress, aumentato a causa della crisi sanitaria. Secondo uno studio condotto dall’American Pet Products Association, il 72% delle persone ha dichiarato che trascorrere del tempo con i loro animali ha aumentato il loro senso di benessere nel corso della pandemia. Il 60% ha stretto un legame più forte con i propri animali, mentre il 39% ha svolto più attività fisica in loro compagnia.
Ci sono diverse possibilità per adottare un animale d’affezione (clicca qui per sapere come adottare un cane in canile). C’è anche la possibilità di usufruire di incentivi. Già nel 2020 la Lav aveva chiesto al governo un pacchetto di iniziative dedicate a sostenere, anche economicamente, le persone con animali. Un animal social bonus per le persone in stato di necessità (qui le proposte dell’associazione).
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
Bonus animali domestici 2022: come funziona
Anche quest’anno, sarà possibile usufruire del Bonus animali stanziato dal governo Draghi; misure varate dopo il primo lockdown. Una iniziativa che non si rivolge esclusivamente ai possessori di animali domestici ma è un modo per supportare e promuovere tutte quelle attività sul territorio nazionale che sono finalizzate alla tutela degli animali randagi e abbandonati.
Il Bonus animali domestici 2022 consiste in una detrazione dall’imposta lorda Irpef del 19% sulle spese sanitarie sostenute in favore del proprio animale, per visite, interventi o farmaci, da far valere nella dichiarazione dei redditi, modello 730 o modello PF (ex Unico). Quindi non uno sconto diretto in fattura al momento del pagamento. Certamente un incentivo.
A quanto ammonta il bonus animali?
Poiché non si tratta di un contributo diretto, ma di una detrazione, non occorre alcuna richiesta da inviare. Bisogna solo inserire, nella dichiarazione dei redditi, i costi sostenuti e certificati. L’importo massimo previsto per l’erogazione dell’agevolazione è stato aumentato rispetto all’anno precedente. Per questo 2022 la base imponibile ammonta a 550 euro (50 euro in più del 2021). Non sono i soldi che otterrete, ma è il limite di spesa per ottenere la detrazione, ossia lo “sconto” sulle imposte da versare ogni anno allo stato. Più precisamente, lo sconto si applica soltanto alla parte che eccede la franchigia di 129,11 euro (la stessa in vigore sulle spese sanitarie per i contribuenti). Significa che su un limite di spesa di 550 euro, la parte su cui calcolare la detrazione è pari a 420,89 arrotondato a 421 euro. Il 19% (che è la percentuale del Bonus) di 421 euro ammonta a 79,99 arrotondato a 80. Significa che pagherete un massimo di 80 euro in meno di tasse dalla dichiarazione dei redditi. Per ottenere il bonus non sono previsti limiti di Isee. Bisogna quindi ricordarsi quando si pagano le spese sanitarie al veterinario di “passare” prima il proprio codice fiscale.