Come combattere il gonfiore addominale

GONFIORE ADDOMINALE

Il gonfiore addominale colpisce dal 10 al 30% della popolazione dei paesi occidentali ma esistono molti rimedi per combattere questo fastidio dal principio.

 

Troppo spesso liquidiamo il gonfiore addominale con il simpatico proverbio: “Uomo di pancia, uomo di sostanza”. In realtà, il gonfiore addominale, o la pancia gonfia, è più una sensazione, che una sostanza. Questo fastidio colpisce dal 10 al 30% della popolazione dei Paesi occidentali, con un’incidenza maggiore in alcuni gruppi di individui. In particolare chiunque conviva con la sindrome del colon irritabile ha a che fare con il problema dell’addome gonfio.

A volte si vede. A volte no.

Il gonfiore intestinale o lo stomaco gonfio sono una spiacevole sensazione di pienezza e di tensione a livello di stomaco e intestino. A volte il problema è ben visibile, sicché il gonfiore può essere associato a distensione addominale e la pancia si può gonfia assumendo una rotondità tale da farla sembrare un pallone.

Tuttavia, il gonfiore può anche non essere associato a distensione dell’addome e, in genere, solo nel 50% circa dei casi i due problemi (gonfiore intestinale e stomaco gonfio) si presentano contemporaneamente.

Cause del gonfiore addominale

Il gonfiore addominale è spesso causato dalle abitudini alimentari: quando si mangia troppo, quando si mangia fuori orario o in modo sregolato. Non è sempre solo una abitudine legata alle quantità, piuttosto potrebbe essere il sintomo di un problema di salute da diagnosticare in modo più approfondito, con esami del sangue e analisi.

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Possono essere più problemi combinati tra loro. Un cosiddetto disturbo multifattoriale.

 

Le principali cause del gonfiore addominale sono le seguenti:

  • Cibi;
  • Bevande gassate;
  • Cattiva abitudine di mangiare troppo in fretta;
  • Gomme da masticare;
  • Fumo;
  • Stress;
  • Ansia.

 

Ci sono altri fattori ritenuti responsabili di questo fastidio:

  • Ingestione di aria;
  • Assunzione di cibi dall’elevato contenuto di fibre (come la verdura e i legumi);
  • Stitichezza;
  • Difficoltà nel metabolismo di alcuni nutrienti (come nel caso di un’intolleranza al lattosio);
  • Proliferazione di batteri nell’intestino tenue;
  • Aumento di peso
  • Assunzione di alcuni farmaci (come l’acarbosio, un antidiabetico, e medicinali contenenti lattulosio o sorbitolo);
  • Reflusso gastroesofageo;
  • Sindrome del colon irritabile;
  • Celiachia;
  • Insufficienza pancreatica;
  • Sindrome da svuotamento (una possibile complicanza di trattamenti dell’ulcera duodenale o dell’obesità);
  • Asciti (accumuli di liquido nella cavità addominale);
  • Cisti ovariche;
  • Sindrome premestruale;
  • Fibromi uterini;
  • Ostruzioni intestinali parziali.

 

Alla base, anche stress e depressione

Il gonfiore addominale potrebbe dipendere anche da:

  • Ipersensibilità gastrointestinale al dolore;
  • Alterazione della motilità intestinale, che porta a sua volta a un’alterazione della distribuzione dei gas nell’intestino;
  • Grasso intra-addominale (in soggetti con un indice di massa corporea, BMI, superiore a 30) che può aumentare la sensibilità alle fluttuazioni del volume del contenuto intestinale;
  • Fattori psicogeni, come lo stress, la depressione, l’ansia, gli attacchi di panico e l’insonnia;
  • Fattori ormonali nelle donne;
  • Alterazioni della flora batterica intestinale, che possono causare gonfiore sia direttamente, producendo gas, sia indirettamente, promuovendo un’infiammazione cronica.

 

Quando preoccuparsi per il gonfiore addominale?

Quando non è solo una questione di abitudini sbagliate e saltuarie, e si è di fronte al persistere dei sintomi, può trattarsi di patologie di seria entità. Ecco quali:

  • Appendicite;
  • Calcoli alla cistifellea;
  • Celiachia;
  • Cirrosi epatica;
  • Colecistite;
  • Fibrosi cistica;
  • Gastroenterite virale;
  • Intolleranza al lattosio;
  • Malattia di Chagas;
  • Occlusione intestinale;
  • Peritonite;
  • Sindrome dell’intestino irritabile;
  • Tifo;
  • Tumore del colon-retto;
  • Tumore dell’ovaio;
  • Ulcera duodenale;
  • Ulcera gastrica.

In questi casi bisogna consultare un medico e programmare esami approfondite e specialistiche.

 

Come sgonfiare la pancia e lo stomaco?

In molti casi il gonfiore addominale si risolve da solo. Il tubo digerente si riempie di gas generalmente prodotto dall’aria ingerita o dalla flora batterica intestinale. In genere le persone lo espellono da 13 a 21 volte al giorno attraverso la bocca e l’ano. Tuttavia ci sono soggetti che soffrono di problemi come gonfiori, flatulenza e meteorismo.

In altri casi è utile cercare ridurre l’assunzione di alimenti e bevande che favoriscono l’accumulo di gas nell’apparato digerente, come:

  • Fagioli;
  • Broccoli;
  • Cavolini di Bruxelles;
  • Cavolo e cavolfiore;
  • Mele;
  • Pere e pesche;
  • Lattuga;
  • Cipolla;
  • Cereali integrali;
  • Bibite gassate;
  • Latte e dei suoi derivati.