Si chiamano composti organici volatili il rischio che si cela dietro ai coloratissimi stampi in silicone: il laboratorio tedesco CVUA, nel corso della sua attività di controllo, ne ha analizzati diversi riscontrando in alcuni casi una migrazione
Colorati, dalle forme più simpatiche e anche comodi. Gli stampi in silicone hanno conquistato anche i più restii ai fornelli. Tuttavia non è ancora chiaro se il silicone ad alte temperature possa rilasciare i composti organici volatili che, quindi, andrebbero a contaminare la pietanza. Per la seconda volta, il lavoratorio tedesco CVUA ha analizzato 14 stampi da forno in silicone proprio per quantificare la possibile migrazione: solo un contenitore ha evidenziato risultati fuori norma confermando una migrazione, gli altri non hanno mostrato alcun rischio.
Cosa sono i composti organici volatili
Gli oggetti in silicone, come gli stampi da forno analizzati dal CVUA, possono contenere componenti organici volatili, si tratta di oligomeri di silicone. Al fine di ridurre la percentuale di composti volatili, gli oggetti in silicone devono essere cotti al forno al termine della produzione in modo da evitare il successivo trasferimento negli alimenti. Secondo una recente raccomandazione del Bfr, l’Istituto per la valutazione del rischio tedesco, la migrazione dei composti organici volatili deve mantenersi al di sotto dello 0,5%.
Le analisi precedenti
Non è la prima volta che il laboratorio tedesco analizza gli stampi in silicone per misurare la migrazione. Nel 2019 sono stati esaminati in totale 18 stampi e stuoie da forno per il rilascio di composti organici volatili: 2 dei campioni (11%) sono stati valutati a causa di percentuali eccessivamente elevate di sostanze volatili. L’anno successivo, il 2020, il laboratorio ha esaminato 25 campioni, di cui l’8% era anormale. Questi campioni erano tutti teglie per muffin. Nel 2021 c’è stato un trend positivo: su 30 campioni esaminati (tortiere per muffin, teglie e teglie pasquali e natalizie), nessun campione è stato bocciato.