Per tenere sotto controllo la pressione arteriosa non basta attenersi con scrupolo alle indicazioni e alla terapia del proprio medico. Non tutti sanno, infatti, che ci sono anche medicine che chi soffre di ipertensione non dovrebbe mai assumere
Quando si soffre di pressione alta, è importante assumere con costanza la terapia indicata dal medico. Tuttavia, questo non sempre basta: è buona norma anche non assumere farmaci che possono far aumentare la pressione. Questa è una prassi per almeno un 1 paziente su 5: secondo uno studio americano, infatti, è questa la percentuale di persone ipertese che almeno una volta nella loro vita ha assunto un farmaco che ha come controindicazione quella di contribuire all’aumento della pressione sanguigna.
Tra i trattamenti più utilizzati, gli antidepressivi, i farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) oi corticosteroidi. I farmaci a rischio includono anche trattamenti per il morbo di Parkinson, farmaci per l’emicrania e contraccettivi orali. Secondo gli autori, questi farmaci possono interferire con l’efficacia della terapia antipertensiva. Evitarli potrebbe aiutare ad avere una migliore pressione sanguigna.
Nella maggior parte dei casi, esistono alternative che non interferiscono con la terapia antipertensiva. Per questo è importante che ad ogni nuova visita, il medico sia informato della terapia già in atto.  In linea generale, questi sono i farmaci da banco che possono aumentare la pressione sanguigna:
- farmaci antinfiammatori non steroidei, come l’ibuprofene (Advil, Nurofen, ecc.)
- farmaci decongestionanti nasali usati per il raffreddore (Dolirhume, Advil Cold, ecc.).
Vuoi sapere quali sono gli altri farmaci che hanno più rischi che benefici? Acquista la nostra guida “Malati!”