I casi anomali di epatite di origine sconosciuta nei bambini che si sta diffondendo in Europa sono stati segnalati anche nel nostro paese. L’ipotesi della correlazione con i lockdown. I sintomi più comuni
La notizia ha cominciato a circolare poco più di una settimana fa. I primi casi in Inghilterra e Scozia per poi arrivare in Spagna, Irlanda, Paesi Bassi, Danimarca fino agli Usa. Ora anche in Italia sono stati segnalati i primi casi di epatite anomala nei bambini.
I casi italiani di epatite sospetta
A destare preoccupazione nelle autorità sanitarie sono non solo gli effetti sulla salute dei bambini, alcuni dei quali costretti a un trapianto di fegato, ma anche l’indecifrabilità – fino a ora dell’origine dei contagi. I 4 casi italiani riguardano tutti bambini al di sotto dei 10 anni d’età. Per due di loro si potrebbe ritenere necessario un trapianto di fegato.
La difficile classificazione
Anche questi casi, come gli oltre 100 nel resto d’Europa, sono stati classificati come epatiti “non A-non E”, cioè non appartenenti alle forme più diffuse e meglio conosciute (A, B, C, D ed E). Purtroppo non è ancora chiaro quale sia l’agente patogeno da cui si sviluppano, particolare che rende difficile – se non per esclusione – classificarle.
L’alta percentuali di trapianti
Quello che salta agli occhi è l’alta percentuale di bambini colpiti che si ritrovano con il fegato in condizioni talmente critiche da aver bisogno di un trapianto: il 10%, un numero decisamente più alto della normale media in ambito pediatrico. La modalità di trasmissione è ancora incerta, ma si ritiene la via virale quella più probabile.
Alla ricerca delle cause
Per quanto riguarda le possibili cause, Giuseppe Indolfi, epatologo del Meyer di Firenze e consulente dell’Oms proprio per le epatiti virali spiega a Repubblica: “Se guardiamo ai primi pazienti sappiamo che alcuni avevano il Covid. Ma in questo momento la circolazione del coronavirus è altissima, quindi è facile trovare pazienti con patologie diverse che lo hanno. La metà dei casi, inoltre, avevano l’adenovirus, che è molto diffuso e che difficilmente provoca forme di malattia violente come questo tipo di epatite. Così sembra difficile che sia quella la causa”. Tra i casi sospetti italiani uno è stato infettato dal Covid e uno dall’adenovirus.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
L’ipotesi britannica: sistemi immunitari bassi a causa dei lockdown
Secondo “The I”, una nuova versione dell’Independent che cita uno studio pubblicato sulla rivista medica “Eurosurveillance” lo scorso 14 aprile, è possibile che la scarsissima esposizione della popolazione infantile ai virus comuni durante i lockdown anti-Covid abbiano comportato l’abbassamento delle difese immunitarie nei più piccoli.
Sintomi e decorso delle epatiti
Ma quali sono i sintomi di un’epatite in corso nei bambini? Di solito sono molto rapidi, e tra questi i più comuni sono è mancanza di appetito, diarrea, l’ittero, cioè un colorito giallo. Per quanto riguarda le epatiti virali acute, di solito si risolvono spontaneamente, ma quando evolvono in forma grave, e il fegato non riesce a rigenerare le cellule distrutte, serve un trapianto.