Caro Salvagente, ho subito un distacco perché una delle fatture risultava al mio fornitore scaduta a dicembre e non risultava pagata. Sembrandomi strano, ho controllato anche i pagamenti e la fattura era stata pagata addirittura con 16 giorni di anticipo, quindi ho inviato subito la prova di pagamento. Mi è stato detto che avevano inviato la raccomandata di messa in mora (che io non ho visto) ma che sapevano delle tempistiche e dei ritardi delle poste e poi hanno confessato che il problema è dei loro computer che non hanno registrato il pagamento. Il tutto è avvenuto di venerdì e l’operatore mi ha detto che per il ripristino avrei dovuto attendere lunedì. Io sono in gravidanza, con un’altra figlia, al freddo, senza acqua calda e cottura cibi. Visto che l’errore non è stato il mio ma dei loro sistemi posso chiedere un risarcimento oltre a quello classico, per i danni e i disagi da loro arrecati?
Maria Rossi
Cara Maria, abbiamo girato la sua mail a Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia. Ecco cosa ci ha risposto.
Il problema in questo caso, per quanto scrive il signora Rossi, lo ha creato il fornitore. La fattura era stata pagata e anche in anticipo, quindi il fornitore non può giustificarsi sostenendo l’invio di una presunta raccomandata di messa in mora, perché avrebbe dovuto registrare il pagamento molto tempo prima.
È stato sempre il fornitore che ha emesso la richiesta di cessazione dell’utenza ed è sempre il fornitore che deve chiedere al distributore il ripristino. Il distributore, a sua volta, deve riattivare la fornitura entro un giorno feriale (i giorni festivi sono esclusi) dalla data di ricevimento della richiesta da parte del venditore.
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A questo punto, va evidenziata una ulteriore anomalia presente su questa vicenda: l’Arera, vieta che il distacco del gas possa avvenire di venerdì, sabato, domenica o festivi, perché, ad esempio, vista la chiusura di banche e uffici postali, il consumatore non ha la possibilità di saldare per tempo quanto dovuto.
Per quanto esposto, ritengo quindi che sia illegittima l’intera procedura attivata sull’utenza della signora Rossi che ha tutte le ragioni, per contestare quanto subito. Ricordo, infine, che nella fase di contestazione e di un eventuale successivo tentativo di conciliazione, può solo richiedere e ottenere un indennizzo.
Se intende richiedere dei danni, che vanno adeguatamente dimostrati, dovrà avviare un procedimento giudiziale.