“Il passaggio dietetico dagli alimenti di origine animale a quelli vegetali nelle nazioni ad alto reddito potrebbe ridurre le emissioni di gas serra della produzione agricola e aumentare la cattura del carbonio” da parte dell’ecosistema, dando così un forte aiuto alla lotta contro il cambiamento climatico. A dirlo è uno studio pubblicato su Nature che prende in considerazione la produzione di 54 paesi ricchi, che da soli rappresentano il 68% del prodotto interno lordo globale e il 17% della popolazione.
Lo studio
Gli autori dello studio spiegano: “Stimiamo questo doppio effetto simulando l’adozione della dieta salutare planetaria EAT-Lancet”, “I nostri risultati mostrano che tale cambiamento dietetico potrebbe ridurre del 61% le emissioni di produzione agricola annua delle diete dei paesi ad alto reddito sequestrando fino a 98,3 (55,6–143,7) GtCO2 equivalenti, pari a circa 14 anni di attuali emissioni agricole globali fino alla vegetazione naturale matura”. Questo importo potrebbe potenzialmente adempiere agli obblighi futuri di rimozione dell’anidride carbonica delle nazioni ad alto reddito. Bisognerebbe però ripristinare la terra risparmiata alla produzione di derivati animali alla sua vegetazione naturale antecedente.
La necessità di una visione olistica
“Collegare la politica in materia di terra, cibo, clima e salute pubblica sarà fondamentale per sfruttare le opportunità di un doppio dividendo climatico” spiegano gli autori dello studio.