Nel febbraio 2021, Ircaf aveva avvertito i consumatori: niente fretta a passare al mercato libero, perché le offerte non convengono quasi mai rispetto alla maggior tutela. A distanza di quasi un anno siamo tornati a parlarne con Mauro Zanini, presidente del centro studi Ircaf, e uno dei principali esperti nel mondo consumerista delle tematiche energetiche. E lo abbiamo trovato ancora scettico. Nel numero del Salvagente di gennaio la nostra comparazione tra 20 offerte alla ricerca della maggiore convenienza.
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Zanini, abbiamo trovato a partire dal portale delle offerte di Arera, diverse opzioni più convenienti del mercato tutelato.
Sono essenzialmente offerte Placet.
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Cosa hanno di particolare?
Sono offerte a prezzo libero ma a condizioni equiparate di tutela. Vuol dire che il prezzo è deciso dal venditore, ma il modo in cui è strutturato e le condizioni contrattuali sono fissate dall’Arera.
Dunque, le compagnie sono diventate più buone?
La verità è che nessuna delle società che vende energia propone le Placet ai propri clienti via telefono, nei negozi, o pubblicizzandole sul sito. Sono solo lo specchietto per le allodole per il portale dell’Arera. Oltretutto sarebbero tenuti a comunicare tutte le offerte disponibili al portale, ma ne comunicano molte di meno, e quasi solamente le Placet.
Nonostante le violazioni, non corrono rischi?
L’Arera fa pochi controlli. Dopo il nostro rapporto, in cui denunciavamo la cosa, forse sono un po’ aumentati, ma in sostanza non è cambiato molto. Ma c’è di più. Le società dicono sempre che tramite i canali con cui contattato il cliente fanno offerte personalizzate, così eludono l’obbligo di caricarle sul portale dell’Arera.
Tornando alla convenienza, lo scorso febbraio i numeri erano impietosi.
In quel report ci risultava che solo il 9% delle offerte provenienti dal mercato libero erano migliori del servizio a maggior tutela. Se i numeri sono questi è evidente come ci sia ancora molto da fare affinché il consumatore si trovi di fronte a offerte più convenienti.
Tra prezzo fisso e variabile su quale tipologia bisogna puntare?
In questo periodo di caro bollette, conviene scegliere offerte a prezzo fisso, che in genere sono vincolate per almeno 12 o 24 mesi. Invece, chi ha stipulato lo scorso aprile-maggio una tariffa sul mercato libero a prezzo variabile, oggi rischia di affrontare aumenti ancora maggiori.Â
Le nostre abitudini di consumi possono influenzare ancora molto la bolletta?Secondo le nostre rilevazioni, tra monoraria e a fasce (la vecchia bioraria, ma ora le fasce sono tre, ndr), non c’è più grande differenza, si parla di 2 o 3 euro l’anno. Questo perché con l’arrivo delle energie rinnovabili, si sono molto ridotti i picchi di fabbisogno di energia da fossili che portavano ad far alzare i prezzi nelle ore del giorno con più richiesta. Ora non c’è più quel grande differenza tra mattina e sera.
Un consumatore attento può risparmiare con il portale offerte?
Sì, ma sempre verificando le condizioni contrattuali offerte. Spesso sono offerte civetta. Ti fanno uno sconto sul contratto e al momento del rinnovo aumentano i prezzi. È vero che l’utente può sempre cambiare compagnia, ma spesso per distrazione o per pigrizia, si finisce per rimanere dove si è e fare il gioco della società fornitrice.