Antibiotici negli allevamenti, nuove regole: stop all’uso preventivo

ALLEVAMENTO INTENSIVO

Entrerà in vigore alla fine di gennaio il nuovo regolamento europeo sui farmaci veterinari che modernizzerà le norme esistenti sull’autorizzazione e l’uso dei medicinali veterinari nell’Unione europea oltre a contenere nuove misure per aumentare la disponibilità e la sicurezza dei medicinali veterinari e rafforzare l’azione dell’Ue contro la resistenza antimicrobica.

In particolare, le nuove regole rafforzano l’azione dell’Ue per combattere la resistenza antimicrobica attraverso misure specifiche che garantiscano un uso prudente e responsabile degli antimicrobici negli animali, compresa la riserva di determinati antimicrobici per il trattamento delle infezioni nelle persone. Ne avevamo già parlato in questo articolo raccogliendo l’opinione di Enrico Moriconi che non condivideva la presa di posizione delle associazioni dei medici veterinari.

I tre criteri

Il nuovo regolamento individua tre criteri sulla base dei quali la Commissione stilerà un elenco di antimicrobici (classi di antimicrobici)  da non utilizzare al di fuori dei termini della loro autorizzazione all’immissione in commercio e la lista di quelli che possono essere utilizzati al di fuori dei termini della loro autorizzazione, ma solo a determinate condizioni. In particolare, sono tre i criteri in base ai quali riservare un antimicrobico (o un gruppo di antimicrobici) alle cure umane:
A)  è di elevata importanza per la salute umana: è l’unica o l’ultima risorsa disponibile per curare un paziente umano con infezioni gravi e potenzialmente letali
B) comporta rischi di effettiva insorgenza, diffusione e trasmissione di resistenza antimicrobica
C) non è essenziale per la salute animale, cioè strettamente necessario, oppure senza alternative terapeutiche.

Le altre regole

Sempre sulla base dello stesso regolamento, dal 28 gennaio 2022 gli antimicrobici veterinari saranno disponibili solo su prescrizione veterinaria in tutti gli Stati membri dell’Ue. I veterinari saranno tenuti a prescrivere antimicrobici sulla base della loro conoscenza della resistenza antimicrobica, delle loro conoscenze epidemiologiche e cliniche e della loro comprensione dei fattori di rischio per il singolo animale o gruppo di animali.

Inoltre, i veterinari sono chiamati a rispettare il loro codice deontologico professionale. Pertanto, devono garantire di evitare qualsiasi situazione di conflitto di interessi al momento della prescrizione dei medicinali, pur riconoscendo la loro legittima attività di vendita al dettaglio nel rispetto del quadro normativo nazionale.

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La profilassi e la metafilassi sono due procedure diverse che saranno notevolmente limitate: esse saranno possibili solo in via eccezionale e solo su prescrizione veterinaria. Il trattamento dovrà essere giustificato dai veterinari dopo un esame clinico o qualsiasi altra adeguata valutazione dello stato di salute dell’animale o del gruppo di animali. Tale valutazione deve avvenire prima dell’emissione della prescrizione.