Mancanza di acqua, di cibo e spazi angusti: così viaggiano gli animali vivi

ANIMALI

Animal Equality, Animal Welfare Foundation ed Enpa rilasciano hanno seguito il viaggio di alcuni camion trasportatori di agnelli provenienti da Romania, Polonia e Ungheria, rivelando le tragiche condizioni di viaggio e la sofferenza che animali di poche settimane di vita sono costretti a sopportare prima di finire al macello. Un lavoro di inchiesta durato una settimana il cui sunto è raccolto in questo video (continua dopo il video)

“Come documentato dall’inchiesta che abbiamo realizzato, ancora una volta il trasporto degli animali vivi si dimostra un supplizio che provoca solo dolore e sofferenza sottoponendo inutilmente gli animali a un viaggio devastante prima di una fine ancora più tragica”, afferma la direttrice di Animal Equality Italia Alice Trombetta.

“Il regolamento europeo dice che gli animali devono essere trasportati in modo da non causare loro inutili sofferenze. Ma quando gli agnelli da latte – i cosiddetti agnelli non svezzati – vengono trasportati, si sa già che non saranno in grado di mangiare da soli, quindi si è consapevoli che questo causerà loro sofferenza inutilmente”, dichiara Tea Dronjic, project manager di Animal Welfare Foundation e veterinaria.

L’inchiesta che abbiamo realizzato mostra in particolare:

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  • Un camion monitorato dal team di Animal Equality che, dopo essere stato segnalato alle autorità, viene affiancato e fermato dagli agenti della polizia che procedono ai controlli.

  • Gli agnelli ammassati all’interno del camion di quattro piani sono molte centinaia, belano e si agitano. Si tratta di un indicatore di comportamento animale che indica forte stress, fame e sofferenza. A solo poche settimane di vita sono infatti costretti ad un minimo di 19 ore di viaggio.

  • Un camion che trasporta agnelli segnalato alle autorità viene sottoposto a controlli. Nel corso degli accertamenti, gli agenti rilevano una temperatura interna al camion in cui sono rinchiusi gli agnelli pari al minimo consentito dalla normativa sui trasporti. I trasporti di agnelli sono infatti permessi con temperature tra i 5 e i 30 gradi centigradi. In questo caso i gradi riscontrati sono appena 6.

  • Agnelli nell’atto di leccare il soffitto dei piani metallici sovrapposti all’interno del camion ed anche le sbarre di contenimento laterale sulle fiancate del mezzo, segno che molto probabilmente non hanno ricevuto un’alimentazione corretta.

  • Offrendo agli agnelli  dell’acqua in abbeveratoio aperto, inoltre, è risultata evidente la loro incapacità di abbeverarsi nonostante i chiari segnali di sete. L’incapacità di abbeverarsi indica che si tratta con molta probabilità di agnelli non svezzati, quindi con capacità di nutrirsi solo attraverso la suzione, come avverrebbe con l’allattamento materno. Con ogni probabilità anche questi animali sono stati allontanati dalle madri ancor prima di essere svezzati, lasciandoli a poche settimane di vita senza le cure parentali di cui necessitano e trasportati a centinaia in camion in cui – animali di simile età quindi agnelli appena svezzati o non ancora svezzati – non riescono ad abbeverarsi e nutrirsi correttamente. Il nutrimento a base di latte non può infatti essere somministrato in camion, come per gli adulti, ma deve essere predisposta una sosta per permettere l’alimentazione di tutti i cuccioli.