Farm to fork: le commissione Ue votano sì a riduzione pesticidi e antibiotici in zootecnia

Si delinea la linea del Parlamento Ue sulla strategia “Farm to fork”, incluse le delicate posizioni su riduzione dei pesticidi e sostenibilità della produzione agroalimentare europea.  Le commissioni ambiente e agricoltura hanno votato, infatti, in una votazione congiunta su oltre 2200 emendamenti. La votazione sulla dichiarazione finale si svolgerà il 10 settembre. Ma è già chiaro che ci sarà un ampio accordo tra i gruppi politici.

Sostegno della maggioranza sulla riduzione pesticidi e antibiotici in zootecnia

Tilly Metz, eurodeputato dei Verdi e relatore ombra per la relazione sulla strategia “Farm to Fork” in commissione agricoltura, è soddisfatto del risultato “Farm to Fork”: “Sono molto lieto che ci sia il sostegno della maggioranza dei membri dei comitati ambiente e agricoltura per gli obiettivi concreti proposti dalla Commissione per ridurre i pesticidi chimici, i fertilizzanti artificiali e gli antibiotici nella zootecnia e per lo sviluppo dell’agricoltura biologica in l’UE dà. È stato inoltre approvato un miglioramento generale degli standard di benessere degli animali. Sono particolarmente lieto che la commissione per l’agricoltura e i partiti conservatori abbiano riconosciuto che le catene alimentari in Europa devono essere esaminate a fondo per verificarne la sostenibilità e la resilienza e che devono essere avviate riforme adeguate in tutti i settori pertinenti.

Niente politiche di riduzione del consumo di carne e i nuovi Ogm restano al palo

Purtroppo, spiega Metz, “sono stati trascurati il ​​riconoscimento dell’urgente necessità di un minor numero di prodotti animali e la promozione specifica degli alimenti di origine vegetale sul mercato europeo. Sarebbe stato auspicabile anche un no più deciso a qualsiasi tipo di manipolazione genetica. Tuttavia, siamo sollevati dal fatto che siamo stati in grado di evitare l’approvazione di una nuova ingegneria genetica”.

Le posizioni contraddittorie rispetto alla riforma Pac

L’eurodeputato rileva inoltre forti contraddizioni con la politica agricola comune: “La questione cruciale rimane, ovviamente, quella di tradurre la strategia nella politica agricola comune, votata lo stesso giorno in commissione agricoltura, e questo dopo 3 anni di difficili negoziati. Tra la cosiddetta “riforma PAC”, che secondo me non lo è, ma aderisce al fatale status quo, e il rapporto sulla strategia farm-to-fork, ci sono interi mondi quando si parla di lungimiranza e sostenibilità. Quindi è una totale contraddizione votare per entrambi”. Chiediamo ora maggiore coerenza da parte della Commissione UE in sede di revisione dei piani strategici nazionali per l’attuazione della PAC all’inizio del 2022. Perché senza una politica agricola sostenibile, sembra negativo che l’importante attuazione dell’ambiziosa azienda agricola strategia della forcella.” Il voto in plenaria è previsto per la fine di ottobre.