L’Agenzia francese per la sicurezza dei dispositivi medici ha nuovamente invitato le donne a cui è stata impiantata una spirale intrauterina dei marchi Ancora e Novaplus a rimuovere il dispositivo. Dopo un primo invito del 2019, l’Agenzia è tornata sulla questione sottolineando i rischi di un’espulsione volontaria.
Secondo l’Ansm non si tratta di un intervento da programmare con urgenza: basta, però, programmare un controllo e la rimozione della spirale. D’altra parte, però, in presenza di sintomi riconducibili ad un’espulsione volontaria, come dolore addominale, sanguinamento fuori periodo, filo di trazione assente o troppo lungo, dolore durante il rapporto sessuale, è bene consultare immediatamente il medico.
Il principale rischio associato – spiega l’Agenzia –  è l’inefficacia della spirale come mezzo contraccettivo, che può portare a gravidanze indesiderate. Sebbene usate anche nel nostro paese, al momento non ci sono richiami analoghi del nostro ministero: sembra la stessa storia di un altro dispositivo intrauterino, Essure di Bayer, anche in quel caso l’allarme partito dagli Stati Uniti è stato accolto in ritardo dal nostro ministero.