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È arrivato anche il via libera dai presidenti di Regione, ora per l’introduzione dell’obbligo di green pass manca solo il decreto del governo, che potrebbe arrivare già il 22 luglio ed entrare in vigore a partire da lunedì 26 luglio. Il decreto imporrà anche in zona bianca la presentazione della certificazione verde per accedere a spettacoli, cerimonie e palestre, e in generale per entrare in luoghi a rischio assembramento. Ancora in discussione la politica da adottare per ristoranti al chiuso. Dovrebbe passare la linea di un pass leggero ottenibile con una sola dose del vaccino, o con il tampone negativo effettuato nelle 48 precedenti. L’obbligo del green pass per i mezzi di trasporto pubblici, invece, dovrebbe scattare da settembre.
Come ottenere il Green Pass
in ogni caso è importante verificare di essere in regola con le misure anti-covid ed aver correttamente scaricato il Green Pass.
Le indicazioni sono state formulate in base al Regolamento Ue che istituisce il Digital Green Certificate (cosiddetto “green pass europeo”), che agevolerà la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell’Unione Europea durante la pandemia da Covid-19.
Il certificato attesta che:
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- il soggetto è stato vaccinato contro il Covid-19;
- il soggetto è risultato negativo al test antigenico (con validità di 72 ore per quelli molecolari e di 48 ore per quelli rapidi);
- il soggetto ha già contratto il virus ed è guarito.
Il certificato può essere scaricato in formato digitale o cartaceo, attraverso un link del governo che il cittadino riceve via sms, l’app Immuni o anche attraverso la app IO. Per ottenere il certificato verde ci si può rivolgere anche ai medici di medicina generale, pediatri di libera scelta o farmacie. Sarà presto disponibile anche sul Fascicolo elettronico regionale. Entrambe le versioni (digitale e cartacea) disporranno di un QR-code contenente le informazioni essenziali e di una firma digitale per garantire l’autenticità del certificato.
Attualmente tutta l’Italia si trova in zona bianca, quindi il certificato non è necessario per lo spostamento tra regioni in vista delle imminenti vacanze estive, tuttavia nulla esclude che in futuro non possano essere ripristinate restrizioni che ne rendano necessario l’impiego.
Gli Stati membri dell’Ue hanno concordato un modello comune che può essere utilizzato sia per le versioni elettroniche che per quelle cartacee al fine di facilitarne il riconoscimento ed impedirne la falsificazione. Considerando che alcuni paesi adottano particolari condizioni per l’ingresso dei viaggiatori sul territorio nazionale, prima della partenza per uno Stato estero è bene verificare l’accettazione del Green Pass sui siti web governativi e/o sul sito del ministero degli Esteri (www.viaggiaresicuri.it) e controllare nel dettaglio eventuali altre restrizioni (ad es. obbligo di quarantena) sul sito web https://reopen.europa.eu/it/ .
Al momento del controllo del certificato, si procederà alla scansione del QR-code e alla verifica della firma.
Il certificato sarà accettato in tutti gli Stati membri dell’Ue e contribuirà a far sì che le restrizioni attualmente in vigore possano essere revocate in modo coordinato e sicuro: gli Stati membri dovranno cioè astenersi dall’imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di un green pass europeo, a meno che esse non siano necessarie e proporzionate per tutelare la salute pubblica.
I cittadini che non sono ancora vaccinati potranno, in ogni caso, recarsi in un altro paese dell’Ue. Infatti, il certificato Covid-19 digitale dell’Ue è volto ad agevolare la libera circolazione all’interno dell’Ue, ma non costituirà un prerequisito per la libera circolazione, che è un diritto fondamentale nell’Ue.
Il certificato fornirà anche prova dei risultati dei test, che spesso vengono richiesti nell’ambito delle restrizioni sanitarie oggi in vigore. I certificati di vaccinazione saranno rilasciati a una persona vaccinata indipendentemente dal vaccino che è stato inoculato tra quelli riconosciuti. Il green pass sarà valido a partire da quattordici giorni dopo l’ultima dose di vaccino. Sarà lo Stato membro a decidere se accettare un certificato di vaccinazione anche solo dopo una dose di vaccino o al completamento dell’intero ciclo di vaccinazione.
Il green pass europeo contiene dati personali sensibili quali nome, data di nascita, data di rilascio, informazioni pertinenti su vaccino/test/guarigione e identificativo unico. Tali dati rimangono sul certificato e non vengono memorizzati o conservati quando un certificato viene verificato in un altro Stato membro. Tutti i dati sanitari vengono conservati unicamente nello Stato membro che ha rilasciato il certificato.
L’entrata in vigore del Green Pass si aggiunge come tutela ai voli Covid-Free già operativi, che prevedono controlli rafforzati prima e dopo l’arrivo per evitare la quarantena a chi entra in un nuovo paese, effettuando un tampone rapido obbligatorio all’arrivo e presentando, per il ritorno, certificazione di un test con esito negativo svolto nelle 72 ore precedenti alla partenza.