Dopo aver considerato il biossido di titanio non sicuro come additivo alimentare, l’Efsa è tornata ad esprimersi sull’E171 usto come additivo nei mangimi destinati agli animali non modificando il suo giudizio. L’Agenzia, su sollecitazione della Commissione, ha infatti concluso la sua valutazione sul (TiO2) sostenendo che non può più essere considerato sicuro se utilizzato come additivo nei mangimi.
In questo settore, il biossido viene utilizzato come additivo sensoriale (gruppo funzionale: coloranti; i) sostanze che aggiungono o ripristinano il colore nei mangimi). Il gruppo di lavoro dell’Efsa è giunto a questa conclusione perché, se è vero che il TiO2 è assorbito in misura ridotta dall’organismo, è anche vero che le particelle di biossido di titanio possono accumularsi nel corpo a causa della loro lunga vita. “La genotossicità delle particelle di TiO2 non può essere esclusa” spiega l’Agenzia sollevando potenziali preoccupazioni sulla sicurezza dell’additivo per le specie bersaglio (in particolare per animali longevi e animali riproduttivi), consumatori e utilizzatori.
Considerando questo fatto e l’assenza di dati specifici relativi al suo uso come additivo per mangimi, il gruppo di esperti non può concludere in maniera positiva la sua valutazione sulla sicurezza del TiO2 per le specie bersaglio, i consumatori e l’ambiente. Allo stesso tempo, non è in grado di escludere effetti dell’additivo sugli occhi e sulla pelle. A questo si deve aggiungere che il biossido di titanio è potenzialmente cancerogeno per i lavoratori se inalato.
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