Caro Salvagente, mi è arrivata una bolletta da parte di Eni gas dove i consumi sono zero ma l’importo è di euro 45,84. Non pare anche a voi assurdo?
Antonio Stoppelli
Purtroppo, caro Antonio, anche con consumi pari a zero, in fattura vengono addebitati comunque delle voci di costo.
Abbiamo chiesto a Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia, di spiegarci quali voci possono aver motivato la sua bolletta.
Nella fattura di periodo del Sig. Antonio, innanzitutto si ha la voce “Spesa per la materia del gas naturale”. Questa voce, è composta da una parte variabile (€/smc), legata ai consumi effettuati e, da una parte fissa (€/anno) indipendente dal consumo, quindi si paga anche in assenza di esso.
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Altra voce è quella della “Spesa per il Trasporto e Gestione del Contatore”, che serve a coprire le spese di trasporto del gas attraverso i gasdotti fino alle nostre case, lo stoccaggio dello stesso, la gestione del contatore e i dati delle letture. La tariffa viene stabilita annualmente, per tutti gli operatori, dall’Autorità (ARERA). Il costo di questi servizi non cambia da un gestore all’altro e si divide sempre in una quota fissa (€/cliente al mese) ed in una quota energia, quindi variabile (€/Smc – in base al consumo).
Abbiamo poi, la voce “Oneri di Sistema”. Questa comprende i corrispettivi destinati a coprire i costi delle attività di interesse generale per il sistema gas che vengono pagati da tutti i clienti finali. La spesa per gli oneri di sistema è decisa dall’Autorità e comprende, ad esempio, costi di interventi per il risparmio energetico e lo sviluppo di fonti rinnovabili, i costi per il recupero degli oneri di morosità per gli esercenti il servizio di ultima istanza.
Per completezza, aggiungo che, il servizio di Fornitura di Ultima Istanza (FUI) ha l’obiettivo di garantire la continuità di fornitura del gas naturale per quei clienti che rimangono senza fornitore, anche per un periodo temporaneo, per motivi indipendenti dalla loro volontà. In altri casi il servizio viene attivato anche a seguito di morosità del cliente. Questo accade quando il cliente moroso è un cliente finale non disalimentabile e di conseguenza l’utenza non può essere sospesa.
Infine, si ha la voce Imposte, che non variano a seconda del fornitore e sono stabilite dalle leggi statali. Queste sono costituite dalle Accise, che si applicano all’energia consumata e prevedono un’aliquota crescente in base al superamento di determinate soglie di consumo annuo; dall’IVA applicata sull’importo totale della bolletta la cui aliquota è pari al 10% per i primi 480 mc/anno consumati ed è pari al 22% su tutti gli altri consumi e sulle quote fisse e, in ultimo, dall’Addizionale Regionale, fissata autonomamente dalle Regioni, e che si applica alla quantità di gas consumato.
Nella fattura del Sig. Stoppelli, inoltre, è anche presente la voce “Altre partite”, che in tal caso comprende la quota annuale per l’assicurazione contro i rischi derivanti dall’uso del gas.