Date di scadenza e scongelamento dei cibi, le linee guida Efsa

Lo scongelamento dovrebbe essere effettuato a basse temperature, in frigorifero; gli alimenti scongelati dovrebbero essere conservati nella confezione originale o in un contenitore pulito per evitare contaminazioni; i consumatori dovrebbero sempre seguire le istruzioni del produttore sulla conservazione e la preparazione per essere certi che il cibo rimanga sicuro; e gli alimenti scongelati non dovrebbero essere ricongelati. Sono questi alcuni dei consigli che Efsa fornisce nel suo parere scientifico. (Continua dopo l’infografica) 

Il documento, rivolto principalmente ai produttori di alimenti, contiene anche informazioni e uno strumento utile ad individuare la data di scadenza degli alimenti.

Una volta che una confezione sia stata aperta – spiega l’Efsa – può accadere che alcuni batteri si trasferiscano agli alimenti da mani, piani di lavoro o utensili contaminati. Stabilire un limite di tempo per il consumo è complesso ma lo strumento di supporto sviluppato dagli esperti dell’Agenzia aiuterà i produttori a decidere se sia il caso di fornire ai consumatori istruzioni supplementari oltre alle diciture “da consumare entro il..” o “da consumarsi preferibilmente entro il..”. Ad esempio, per quei prodotti nei quali l’apertura della confezione può indurre una proliferazione di batteri pericolosi lo strumento evidenzia che il tempo limite per il consumo può essere più breve della data originariamente indicata sulla confezione tramite la dicitura “da consumare entro il..” o “da consumarsi preferibilmente entro il..”. Tra l’altro – sottolinea infine l’Agenzia – una migliore individuazione delle date di scadenza può essere utile anche per la riduzione dello spreco.