Dalla Spagna cartucce biodegradabili per cacciatori “ecologisti”

CACCIATORI CARTUCCE

Che la caccia sia per lo meno discutibile lo pensano in molti. Al di là delle opinioni sulla crudeltà di quello che chi la pratica definisce uno sport e che in realtà comporta l’uccisione di animali, c’è una considerazione di carattere ambientale che pochi considerano: la quantità di cartucce che rimangono disseminate sul terreno dopo il passaggio dei cacciatori. E che restano lì per secoli, con il loro carico di plastica.

“Mi sono reso conto che stavamo lasciando la plastica nell’ambiente che sarebbe rimasta lì per sempre. E ho capito che avevamo bisogno di qualcosa di biodegradabile o avremmo accumulato problemi per il futuro. Così ho iniziato a studiare le cose”. Da questa considerazione è partito un imprenditore spagnolo, Enrique López-Pozas, che con la sua società BioAmmo, ha creato cartucce per fucili 100% prive di plastica, biodegradabili e biocompostabili che ora sono vendute in più di 20 paesi.

Il tradizionale involucro di plastica sono stati sostituiti con un biopolimero vegetale, e la base metallica è una lega atossica di rame e zinco progettata per ossidarsi e scomparire. I clienti possono scegliere pallini di piombo o acciaio.

Secondo quanto dichiara la BioAmmo, che detiene un brevetto in 55 paesi, le sue cartucce usate possono essere consumate dai microrganismi nel suolo entro un anno o due, gettate su un cumulo di compost o aggiunte ai rifiuti domestici organici.

Il più grande mercato di BioAmmo sono gli Stati Uniti e il suo più grande mercato europeo è il Regno Unito, seguito da Norvegia, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi.

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