La siccità prima e poi le violente alluvioni. Questo autunno sta portando con sé conseguenze drammatiche per il comparto agricolo calabrese. Tanto in una seduta dell’assemblea regionale, il consigliere GIuseppe Graziano ha parlato di campagna a rischio per le clementine e oltre 30% di prodotto distrutto. Come riportato dal Corriere della Calabria, Graziano spiega: “Oltre al danno procurato dalle piogge c’è, infatti, un’altra piaga che affligge da sempre il comparto di produzione delle clementine nella Piana Sibari. Parliamo di un prodotto di eccellenza, unico al mondo, che purtroppo, però, continua a rimanere deprezzato sul mercato. E questo perché non esiste una filiera istituzionale di controllo che tuteli i piccoli operatori agricoli che ad oggi sono costretti a vendere autonomamente e spesso ad assoggettarsi ai prezzi imposti dalle grandi catene di distribuzione, che poi lucrano sul prodotto. Più volte abbiamo denunciato come le clementine di Corigliano-Rossano si trovino in vendita sui banconi delle grandi catene a prezzi quintuplicati rispetto a quello di acquisto”.
La mossa solidale di Coop
Anche per questo è sicuramente apprezzabile la mossa di Coop che annuncia una campagna straordinaria a sostegno dei produttori calabresi. La Gdo si è impegnata a effettuare una promozione per una settimana da mercoledì 2 dicembre su tutta la sua rete (ovvero oltre 1100 punti vendita) promuovendo le clementine che hanno subito conseguenze per gli avvenimenti climatici avversi, garantendo un giusto prezzo di acquisto ai produttori e un prezzo al consumatore entro i 90 centesimi al chilo. “Un prezzo di acquisto giusto in grado di coprire i costi di gestione e la disponibilità a dare evidenza nei propri punti vendita ai frutti più piccoli ma ugualmente gustosi” scrive Coop, facendo riferimento a “Un mercato su cui si sommano problemi storici quali la frammentazione della produzione ma su cui agiscono anche aspetti più attuali ed in parte imprevisti, quali la siccità estiva e autunnale che ha favorito una naturale maggiore presenza di clementine di piccolo calibro oltre alle ripercussioni di diminuzione dei consumi in alcuni canali di vendita causa Covid”.
L’appello ai consumatori
“Non è la prima volta che ci muoviamo a fronte di crisi di determinati comparti ortofrutticoli –sostiene Maura Latini, amministratore delegato Coop Italia– Lo abbiamo fatto in passato per il pomodoro pachino o uscendo dall’ortofrutta per il pecorino sardo venendo incontro ai produttori. Vogliamo essere a fianco degli agricoltori italiani anche in questo caso, consapevoli che da soli non risolveremo i loro problemi ma che comunque quando è necessario siamo disponibili a fare la nostra parte, confidando anche nella risposta dei nostri soci e consumatori. Una informazione chiara sui problemi che un comparto produttivo può avere è già parte della soluzione al problema perché attiva consapevolezza”. Il Salvagente ha spesso criticato la grande distribuzione organizzata per le politiche aggressive di prezzi al ribasso nei confronti dei fornitori, che in molti casi li spingono a rivalersi sulle condizioni e sulle paghe dei lavoratori. Quando però c’è un segnale in controtendenza, è giusto raccontarlo, sperando che stimoli emulazione.
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