Si erano messe d’accordo per ritardare l’introduzione nell’Unione europea di un versione generica di un farmaco. Per questo la Commissione europea ha comminato una multa per un totale di 60 milioni di euro a due case farmaceutiche, l’israeliana Teva e l’americana Cephalon. Il farmaco al centro dell’accordo è il generico del Modafinil, farmaco molto popolare per le persone affette da narcolessia, e la storia riguarda il comportamento delle aziende dal 2005 al 2011. Nel 2005 quando i brevetti del Modafinil erano scaduti, Teva avrebbe accettato di tenere il farmaco generico fuori dal mercato europeo in cambio di soldi.
La Commissaria Vestager: “Illegale pagare per ritardare”
La commissaria europea per la concorrenza, Margrethe Vestager, ha spiegato: “Per anni, i pazienti, i cittadini e i sistemi sanitari nazionali e i contribuenti in generale hanno perso l’opportunità di trovare questi farmaci a prezzi più bassi. Vogliamo ricordare alle aziende farmaceutiche che è illegale accordarsi con la concorrenza per tenere i farmaci più economici fuori dal mercato”.
La risposta di Teva
In una nota di risposta a Euronews, Teva ha comunicato: “La Commissione europea ha iniziato a indagare su questo accordo nel dicembre 2009. Ora, quasi dieci anni dopo, la Commissione ha emesso una decisione considerando che l’accordo viola le regole sulla libera concorrenza. Stiamo attualmente riesaminando la decisione della Commissione, ma continuiamo a credere che l’accordo transattivo sul brevetto Modafinil non abbia violato le regole del mercato dell’Ue come stabilito dalla Corte di giustizia dell’Unione europea. Per questo, prevediamo di presentare ricorso dinanzi al Tribunale della Corte europea”.