Il segretario Usa all’Agricoltura Sonny Perdue minaccia di denunciare l’Unione europea al Organizzazione mondiale del commercio: “Bruxelles con la strategia Farm to fork è fuorviante su Ogm e pesticidi: così se esportiamo cibo nel Vecchio continente i consumatori non lo vogliono. Questa è una chiusura protezionistica“.
In una teleconferenza con i giornalisti europei Sonny ha accusato l’Europa di mantenere standard di sicurezza alimentare troppo restrittivi e quindi “l’impatto sul commercio transatlantico può essere estremamente problematico”. In altre parole gli Usa ritengono che la strategia Farm to fork, che prevede standard più elevati in colture sostenibili, benessere degli animali, etichette che specificano dove e come è stato prodotto il cibo, limitazione nell’uso di pesticidi e divieto di Ogm, oltre a persuadere i consumatori verso diete più sane, potenzialmente svantaggia i prodotti americani.
Come riporta il sito Euractive, il segretario Usa all’Agricoltura, ha argomentato: “Ogni nazione sovrana ha il diritto di determinare le regole e i regolamenti per la propria produzione alimentare e agricola, noi lo facciamo, l’Europa lo fa (…) ma quando si tenta di imporre tali standard al commercio internazionale (…) diventa estremamente problematico”. Il risultato? “Se esportiamo cibo nell’Ue, i consumatori non lo vogliono. Quello che chiediamo è lasciare che il consumatore scelga”.
Il Green new deal, ha incalzato ancora Sonny, “porterà al protezionismo, perché non sarà competitivo” per gli agricoltori produrre a quelle condizioni. La Ue è stata “fuorviata” a imporre limiti rigorosi a tecnologie come le colture geneticamente modificate e pesticidi e quindi “se gli agricoltori europei non possono usare strumenti moderni … avranno l’unica scelta di protezionismo”.