La campagna di comunicazione sull’importanza di scaricare l’app di tracciamento Immuni sta dando i suoi frutti. Nelle prima 48 ore, infatti, l’applicazione è stata scaricata 7.036.898 di volte.
Siamo ancora molto lontani dalla soglia minima affinché possa essere garantita l’efficacia del tracciamento ma siamo sulla buona strada: oggi infatti i download attivi corrispondono a circa il 18% degli smartphone attivi in Italia mentre la soglia minima è stata fissata al 60%.
Finora l’applicazione ha inviato 5.870 notifiche e al momento 357 utenti positivi hanno caricato i codici per avvisare le persone entrate in contatto con loro, secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute.
Dal 17 ottobre Immuni inizierà a dialogare con le sue omologhe in altri Paesi europei (sono 15 quelli che hanno lanciato iniziative analoghe). Inizialmente saranno Italia, Germania e Irlanda i primi Paesi connessi. Ciò significa che non bisognerà scaricare un’altra app quando ci si reca all’estero, ma si riceveranno eventuali segnalazioni direttamente su Immuni, grazie al sistema Gateway che renderà possibile il tracciamento su tutto il territorio europeo. Restano però irrisolti i dubbi sull’efficacia del sistema basato sulla tecnologia bluetooth che potrebbe non essere preciso nell’individuare la vicinanza di un infetto.