La misurazione della febbre e del livello di saturazione del sangue non possono essere delegati ai genitori a casa prima di entrare a scuola ma, essendo compiti istituzionali, devono essere rilevati all’ingresso e all’uscita degli istituti. La Sis 118, Società italiana sistema 118, ha presentato ieri le Linee di indirizzo terapeutico di contrasto alla Covid-19 una parte delle quali riguardano anche la scuola.
Nel presentarle il presidente Mario Balzanelli ha spiegato che “è un momento delicatissimo per la vita del nostro paese” e che “non possiamo permetterci errori, contagi, ricoveri e morti evitabili, chiusura delle scuole subito dopo l’apertura, come già accaduto in numerosi paesi””.
Tra le strategie individuate dal Sis 118 c’è appunto “La rilevazione della temperatura e della saturimetria ha valore fondamentale ai fini della individuazione più precoce di un caso sospetto Covid-19 e quindi deve essere effettuata in modo obiettivo, avvalendosi, rispettivamente, di termo-scan e di saturimetro, all’ingresso ed all’uscita dalla scuola di studenti, docenti e personale scolastico”.
Non solo. Sis 118 indica anche che “indossare i dispositivi di protezione individuale ha valore fondamentale nella prevenzione e nella protezione dal contagio della Covid-19 e, di conseguenza, gli stessi devono essere utilizzati obbligatoriamente durante tutto il percorso complessivo di accesso, ingresso, lezioni, uscita dal plesso scolastico. Inoltre, ogni qualvolta non si riesca a mantenere la distanza interpersonale di 1,5 metri deve essere obbligatoriamente indossata la mascherina, in aggiunta alla visiera”.
La Società 118 arriva anche a proporre “la visiera para-droplets che si pone quale dispositivo di protezione individuale maggiormente idoneo all’uso prolungato durante le lezioni“.
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Una presa di posizione quella della misurazione a scuola della febbre da parte del Sistema 118 che arriva dopo che il governo ha impugnato dinanzia al Tar l’ordinanza della Regione Piemonte che raccomanda alle scuole di misurare la febbre agli allievi all’ingresso e, se non è possibile, di verificare che l’abbiano fatto le famiglie chiedendo un’autocertificazione.