Un terzo dei polli allevati dai suoi fornitori è ammalato di una dermatite particolarmente dolorosa, un’infiammazione alle zampe che si chiama pododermatite. Ad ammetterlo è KFC, il marchio fast food che con il pollo fritto ha fatto la sua ricchezza. Ovviamente si è impegnato a fare di tutto per ridurre le sofferenze degli animali guadagnandosi la stima delle associazioni animaliste del Regno Unito e dell’Irlanda. L’azienda ha, infatti, già dichiarato di essersi messa a lavoro presso i suoi 34 fornitori e sta optando per tassi di crescita dei polli più lenti, allo scopo di ridurre infezioni e problematiche fisiche, nonché per nuove tecniche di allevamento più sicure e dal ridotto ricorso agli antibiotici.
Dai dati forniti da KFC, presso i fornitori il numero di casi di pododermatite è sceso dal 50 al 35% in quattro anni. Negli allevamenti più virtuosi, la percentuale è al di sotto del 15%. Non è però tutto: un pollo su 10 soffre di problematiche al garretto (la parte dell’arto posteriore dei quadrupedi che corrisponde all’articolazione fra tibia e tarso) dovute al contatto con i rifiuti biologici di altri polli. La mortalità all’interno degli allevamenti associati a KFC è circa del 4%, mentre il British Poultry Council segnala una mortalità media per l’intera industria locale del 2-3%.
KFC ha ora aderito al Better Chicken Commitment (BCC) per migliorare gli standard di benessere degli animali per gli uccelli. “Soddisfare i criteri nel CCB non è un’impresa facile, ma KFC ha messo in atto un programma attivo che delinea le modifiche che devono essere apportate per migliorare la catena di approvvigionamento del marchio, culminando nella pubblicazione del primo rapporto”, ha affermato Paula MacKenzie, direttore generale di KFC UK e Irlanda. “Questo rapporto invia un messaggio chiaro a tutti – i nostri fornitori, i nostri team e i nostri stakeholder – su ciò che stiamo cercando in termini di miglioramento del benessere. Sappiamo che ciò che viene misurato viene gestito e le cifre di questo rapporto rappresentano un solido punto di riferimento rispetto al quale possiamo monitorare i nostri progressi futuri. “