Il cartone sporco della pizza va nell’indifferenziata, nella carta o nell’organico?

pizza

Se si facesse un sondaggio per strada su dove va buttato il cartone sporco della pizza, in molti probabilmente risponderebbero nell’indifferenziata. E sbaglierebbero. Nonostante dopo averlo utilizzato è spesso untissimo a causa dell’olio, il contenitore della pizza è un materiale perfettamente riciclabile. E dato che si stima che in Italia ogni anno siano utilizzati quasi 800 milioni di contenitori pizza, meglio recuperarlo invece di farlo finire in un inceneritore.  A riportare i consigli, sulla base del parere di esperti Comieco, produttori di cartoni per la pizza.

I consigli

Il contenitore della pizza è un materiale perfettamente riciclabile. Basta seguire 3 semplici regole:

1) I cartoni puliti e privi di residui di cibo vanno gettati insieme alla carta, come un normale imballaggio.

2) Per i cartoni visibilmente sporchi di olio, mozzarella, pomodoro o altro, va strappato il coperchio, che solitamente è pulito, e conferito nel contenitore della carta. La parte imbrattata di cibo va gettata nell’organico, possibilmente spezzettata per accelerare il processo di compostaggio.

3) Ridurre sempre il volume delle scatole di cartone prima di buttarle, appiattendole.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

Mai gettare il contenitore della pizza nell’indifferenziato. Se conferito correttamente, infatti, questo tipo di rifiuto avrà una seconda vita, trasformandosi in una preziosa risorsa per l’economia circolare. Il cartone è un materiale degradabile, in grado di contribuire alla produzione di compost di qualità. Il cartone infatti, previa sminuzzatura, asciuga il cumulo, se è troppo bagnato, e per questo è indicato per un compostaggio, anche domestico, di qualità.

Comieco: la filiera della carta eccellenza italiana

“La filiera cartaria è un punto di eccellenza di questo sistema, oltre che un perfetto modello di economia circolare, che ha storicamente fatto del recupero e riciclaggio la risposta alla strutturale carenza di materia prima vergine del nostro Paese – dichiara Amelio Cecchini, presidente Comieco – In 20 anni, la raccolta differenziata è passata da 1 a oltre 3 milioni di tonnellate con un tasso di riciclaggio, nel comparto dell’imballaggio, superiore all’80%, già oltre gli obiettivi previsti dalla nuova normativa europea al 2025 e in linea con l’obiettivo dell’85% previsto per il 2030. Risultati importanti raggiunti grazie ad una filiera e ad un sistema industriale che ha saputo innovare anche sul versante delle tecnologie”.