L’equo compenso aumenta e i cellulari (ma non solo) diventano più cari

equo compenso

Il ministro Franceschini ha firmato un nuovo decreto che rimodula le tariffe relative all’equo compenso, ossia quell’importo che il cittadino versa alla Siae per la fruizione di materiale coperto da copyright, indipendentemente dal fatto che quel dispositivo che acquista sia effettivamente utilizzato per registrare materiale protetto da diritto d’autore.

Per smartphone e tablet l’aumento varia a seconda dei GB: 6,30 euro dai 64 ai 128 GB e di 6,90 euro dai 128 GB in su, aumentando così il gettito su smartphone di circa il 17% e di quasi il 30% per i tablet. Per quanto riguarda le chiavette USB si arriva invece a 7,50 euro(contrariamente al massimo di 9 euro precedente alle novità delle ultime ore), mentre per gli hard disk esterni si passa da 20 a 18 euro.

Viene inoltre confermato il compenso di 4 euro per tutte le TV munite della possibilità di registrare, mentre viene istituito per la prima volta il compenso di 5,60 euro su smartwatch e smartband.