La dieta giusta per arrivare in forma alla prova costume? Occhio ai falsi miti

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Con l’arrivo della bella stagione sentiamo il bisogno di tornare in forma e dopo il periodo di lockdown, il lavoro da fare per alcuni è maggiore. Spesso ricorriamo o vorremmo ricorrere a delle scorciatoie per riguadagnare tempo e presentarci in perfetta forma per l’estate.

 

Bevo acqua e limone, mi disintossico come organismo dai tanti stravizi e di certo starò meglio

VERO/FALSO Uno dei più recenti miti, spesso spinto da vip soprattutto statunitensi, è collegato a delle grandi bevute di acqua acidificata con succo di limone. La parte positiva deriva sicuramente dal miglioramento del sapore dell’acqua inoltre, aggiungiamo anche un po’ di vitamina C alla dieta e, comunque, introduciamo dell’acqua che fa sempre bene per reidratarci specie in estate e col caldo. Purtroppo, i limoni non sono la soluzione che tutti vorremmo avere trovato per recuperare il tempo perduto e i chili trovati. La limonata non è un acceleratore del nostro metabolismo quindi rassegniamoci a portare in vacanza con noi i chili in eccesso se non percorriamo altre strade. Certamente l’uomo da sempre cerca la pozione magica, Asterix ci insegna che trovarla significa avere imbattibilità e forza, ma per ora non ci sono buoni segnali scientifici riguardo la limonata. Di certo non rafforza il sistema immunitario per cui non può essere di aiuto per il Coronavirus ma neanche per difenderci dai virus influenzali meno aggressivi. Non bisogna confondere la causa e gli effetti perché è dimostrato il miglioramento dei sintomi di un raffreddore che si presenta meno violento, specie nei bambini, ma consumando da 1 a 2 grammi al giorno di vitamina C. Curiamo i sintomi ma non ci liberiamo dal virus che bussa alle porte e che rappresenta la causa del raffreddore. In altre parole, l’infezione virale resta la stessa e avremo che circa 1 su dieci che avrà dei sintomi meno violenti, di certo questo è positivo specialmente per il prescelto dalla statistica. Giustamente il limone dona vitamina C, tanti frutti lo fanno con maggiori quantità come il Kiwi ad esempio, si può consigliare la premuta di limoni per avere la nostra dose consigliata di vitamina C che è circa 90 mg al giorno in pratica ne basterebbero solo 3-4 al giorno. La premuta di limone ha un difetto implicito: la sua acidità. Non molto tempo fa per strada erano frequenti gli “acquafrescai” o “acquaioli”, che in primis ci accontentavano sempre confermando che l’acqua era assolutamente fresca, e poi ci sollevavano dalla sete con premute, grattachecca e acqua ghiacciata. La limonata era comune come rinfresco, ma chi ricorda bene sa anche che molti la desideravano con del bicarbonato aggiunto che creava l’effetto scenico della schiuma. Questo riduceva l’acidità della limonata rendendola accettabile. Certamente aiutava la digestione ma in cambio di un consumo esagerato, si consumava molto lo smalto dei denti, rendendoli sensibili al freddo e al caldo. Chi oggi consuma spesso una premuta di limoni sarebbe bene che li lavasse per ridurre l’acidità nella bocca e proteggere lo smalto dei denti e il lavoro degli odontoiatri.

 

Devo rimettermi in forma e darò spazio ai superfood, del resto da superfood a superman o super women il passo è molto breve…

FALSO La stagione della caccia alla pillola magica, al cibo che riduce i grassi mentre ancora dobbiamo essere a tavola oppure un alimento che ci fa guarire da patologie croniche come diabete, ipercolesterolemia etc. è sempre aperta e i cacciatori aumentano. Molti di questi alimenti li abbiamo già trattati, moringa, avocado, quinoa, etc. ma abbiamo sempre raccontato che hanno dei vantaggi salutistici, talvolta piccoli su prodotti meno superfood e più plebei, ma che di certo non possono risolvere i nostri errori comportamentali. La loro forza nasce in parte dal marketing di vendita e dalle spinte mediatiche, la loro kriptonite è rappresentata dalle prove scientifiche che sono talvolta in disaccordo, talvolta confuse e producono quell’effetto di riempire la dispensa in funzione di mode che passano e di trovarci magari tanto “superfood” abbandonato e inutilizzato. È dimostrato scientificamente che mangiare “health” è spesso uno status symbol che ha un costo e che non è adatto per le fasce di consumatori con reddito relativamente basso. I superfood sono stranamente scelti da chi spesso è già in salute perché sono di moda o li associano ad un livello superiore culturale ed economico. Le fasce economicamente più deboli sono quelle che, per paradosso, sono anche più colpite da forme di patologie dovute ad una qualità nutrizionale e salutistica dei prodotti meno elevata. Quindi chi può accettare di consumare superfood ha capacità economiche più elevate, il suo stato di salute è di base migliore e quindi i superfood “funzionano”. Le fasce di consumatori che non possono comprare in maniera continua questi superfood restano fragili o più esposti a patologie e associano questo alla mancanza di superfood nella dieta.Nessun alimento può essere da solo sufficiente a far stare bene, volendo parafrasare il calcio se una squadra che milita in un campionato inferiore acquistasse Leo Messi questo non la porterebbe a vincere una coppa. La forza degli alimenti è la dieta equilibrata, sana e povera di pericolose contaminazioni, se a questo aggiungiamo due noci, della frutta esotica o qualcosa di simile avremo soddisfatto sia gli aspetti salutistici che sensoriali.

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Per proteggere la mia salute mi basta mangiare in modo equilibrato e seguire uno stile di vita sano

VERO Se accettiamo che nessun alimento è la panacea di tutti i nostri mali e che anche gli integratori alimentari o i superfood non possono risolvere i nostri errori comportamentali, risulta naturale arroccarci nella “ridotta” dell’alimentazione sana e di qualità. Un solo ingrediente o anche solo una parte di un alimento non lo rappresenta nel suo complesso. La matrice alimento è molto più complicata di quanto si pensi, convivono, collaborano o si contrastano molecole come zuccheri, grassi, proteine, vitamine, antiossidanti, sali minerali, etc. Non possiamo di un team sportivo utilizzare una sola parte del tutto senza perderne la sua forza di squadra. La molecola più utile che si può introdurre col cibo deve superare la masticazione, la digestione nello stomaco e arrivare nell’intestino ma poi deve essere assorbita, trasportata nel sangue etc. Gli altri ingredienti sono i “gregari” che fanno scudo agli acidi dello stomaco, alle lipasi dell’intestino, aprono le porte di ingresso degli organi come fegato, muscoli o cervello. La dieta equilibrata fatta di prodotti di qualità, con la minore manipolazione e additivazione possibile che offre un team collaudato e ottimizzato. Purtroppo, questo non basta perché molti benefici sono vanificati da comportamenti sbagliati come abuso di alcool, il fumo, l’uso di sostanze di sintesi o anche il solo ozio sul divano. Quello che introduciamo si allea, combatte e funziona in base allo stile di vita che adottiamo. Oggi nella fase 2 l’attività fisica è ripresa e questo significa che abbiamo un forte alleato per la salute che si è aggiunto alla dieta, insieme a sole e alla vitamina D saremo ancora più forti, poi c’è l’idratazione e la riduzione dello stress da lockdown etc. che ci porteranno dei vantaggi importanti. La sola dieta per quanto fatta bene è perdente, l’uso di integratori non può sostituire un vero pasto, fare attività fisica, bere il giusto e riprendersi i due mesi trascorsi sul divano, sono la migliore prevenzione verso le classiche patologie da invecchiamento.