La Ue ha pubblicato il regolamento UE 2020/703 il 27 maggio scorso nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, che comprende la modifica dell’allegato II del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui (Lmr pari a 0,01 mg/kg, ovvero il limite di determinazione analitica) di dimetoato e ometoato, metabolita del principio attivo, sulla base della revisione dell’Efsa.
Efsa: “I pericoli per la salute umana”
L’Autorità per la sicurezza alimentare ha rivalutato gli effetti tossicologici sul consumatore delle due molecole: “L’Autorità – scrive la Commissione Ue – non ha potuto escludere l’esistenza di un rischio per i consumatori dovuto all’esposizione a residui di dimetoato, del quale non è stato possibile escludere il potenziale genotossico, e al suo principale metabolita ometoato, che è stato considerato un agente mutageno in vivo“.
Molto impiegato nelle ciliegie, nel 2016 è stato vietato in Francia ma, in assenza di una norma europea, Parigi era costretta a sospendere ogni anno, con decreto, le importazioni di ciliegie dai paesi che usavano l’insetticida. Ora, o meglio dal 16 dicembre prossimo data dell’entrata in vigore del divieto, si cambia. Fino a fine anno è consentito lo smaltimento delle scorte fatta eccezione per il trattamento dell’olivo.
Come per il chlorpyrifos, un film già visto
Come riporta il sito specializzato Agronotizie ” il dimetoato (con utilizzo da luglio) potrà essere autorizzato per 120 giorni contro la mosca dell’olivo. È la prima emergenza fitosanitaria che vede il celebre fosforganico entrare in campo da “ex prodotto approvato”, e in pratica va a prolungare il periodo di utilizzo dei formulati revocati”.
Insomma ci sembra un film già visto, quello della proroga del chlorpyrifos-methyl – considerato anch’esso genotossico per i bambini e messo al bando dalla Ue il 31 gennaio scorso – e prorogato dall’Italia per combattere la cimice asiatica che minaccia i pereti.
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