Le polemiche prima e gli accordi dopo tra il commissario Arcuri, Federfarma e Federdistribuzione non sembrano essere affato serviti: le mascherine chirurgiche a prezzo calmierato di 50 centesimi (senza Iva con l’entrata in vigore del dl Rilancio) sono disponibili nel 53% delle farmacie interpellate e solo nel 33% dei supermercati. È quanto emerge dalla Seconda indagine nazionale su mascherine e presidi protettivi in 20 città capoluogo di regione condotta tra martedi 20 e mercoledi 21 maggio dall’Ircaf, l’Istituto ricerche consumo ambiente e formazione, presieduto da Mauro Zanini.
L’indagine è stata realizzata su un campione di 260 punti vendita, contattati telefonicamente, fra i quali 151 farmacie e 109 supermercati. Dai 253 punti vendita che hanno risposto, pari al 97% del campione interessato emerge quanto segue:
Rispetto alla precedente indagine di fine aprile il prezzo medio delle monouso chirurgiche è sceso da 1,59 euro a 1,29 euro ma resta quasi triplo rispetto all’ordinanza 11/2020 del Commissiario Arcuri del 26 aprile che fissava a 50 centesimi più Iva (61 cent) il prezzo massimo di vendita che dal 19 maggio, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, del decreto Rliancio, è di soli 50 centesimi perché è stata abolita l’Imposta sul valore aggiunto fino al 31 dicembre 2020.
Nel dettaglio le mascherine a prezzo calmierato risultano presenti nel 70% dei casi a Genova, (mentre in occasione dell’indagine precedente in questa città erano introvabili), nel 67% a Catanzaro, Cagliari, Bologna, nel 63% Perugia e Venezia, nel 60% Milano e Aquila e Trieste, nel 48% Roma, 45% Torino, 42% Napoli e, con percentuali quasi inesistenti, a Palermo, Bari e Potenza. Situazione virtuosa a Firenze dove le mascherine a prezzo “calmierato“ sono risultate acquistabili solamente nel 28 % dei punti vendita contattati, ma la regione Toscana ha prioritariamente messo a disposizione di ogni famiglia un kit gratuito di mascherine da ritirare presso le farmacie. Va inoltre evidenziato che quasi tutti i punti vendita hanno fatto presente che “quando arrivano le mascherine chirurgiche a prezzo calmierato vanno subito a ruba”. Per questo motivo, come già avevamo evidenziato con l’indagine precedente, la fornitura risulta discontinua.
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Reperibilità e prezzi dei guanti
Con questa seconda indagine si è indagato sulla presenza dei guanti in lattice e sul loro prezzo. Il dato che emerge è sconfortante: solo nel 15% dei punti vendita sono reperibili (15 % Farmacie e 12% Supermercati). Il prezzo medio è di 0,57 euro al paio, ma l’analisi dei dati mostra forti differenze (0,89 euro nelle farmacie e 0,42 euro nei supermercati). Considerando l’invito di indossarli nei supermercati, nei negozi, nei servizi e nelle attività in generale la loro scarsa reperibilità rappresenta, assieme alla discontinuità nella disponibilità delle mascherine, una vera emergenza alla quale va trovata una soluzione.