Descritti come prodotti con proprietà “sanificanti” o addirittura “purificanti all’aria”, spray e diffusori a base di olii essenziali sono sempre più presenti nelle case ma non senza rischi. In seguito ai suoi lavori del 2017 sulle tecniche di purificazione dell’aria interna, l’Anses ha pubblicato uno studio di tossicovigilanza sull’esposizione a questi prodotti che derivano dal petrolio. L’analisi dei casi di avvelenamento segnalati ai centri di controllo dei veleni e tossicovigilanza (CapTv) ha rivelato – sostiene l’Agenzia francese – effetti indesiderati in normali condizioni d’uso, inclusi sintomi irritativi di occhi, gola e naso ed effetti respiratori. Inoltre, questi prodotti emettono composti organici volatili che possono essere una fonte di inquinamento dell’aria interna.
Per questo motivi, l’Anses chiede alla autorità pubbliche di tenere sotto controllo la diffusione di questi prodotti e di informare meglio i consumatori sulle precauzioni d’uso, in particolare per quanto riguarda le persone che soffrono di malattie respiratorie croniche come l’asma.
L’Agenzia nel suo documento sottolinea che le irritazioni più violente si sono registrate con l’uso di olii essenziali ricchi di fenoli o chetoni. Ma, allo stesso tempo, non si può sottovalutare il fatto che spray e diffusori a base di oli essenziali emettono nell’aria vari composti organici volatili (COV). Alcuni di questi COV, anche se di origine naturale, possono avere proprietà irritanti o sensibilizzanti.
Inoltre, alcuni dei COV emessi possono ossidarsi, in particolare con l’ozono naturalmente presente nell’aria. Pertanto, questi spray e diffusori possono costituire un’ulteriore fonte di inquinamento dell’aria interna, poiché i COV che generano vengono aggiunti ai COV già presenti nell’aria interna e provenienti da altre fonti, come elementi mobili e costruzioni, l’uso di prodotti per la pulizia o persino di prodotti cosmetici.
Oltre ai casi di sintomi irritanti ed effetti respiratori in normali condizioni d’uso, lo studio sulla tossicovigilanza ha dimostrato che molti casi di intossicazione erano collegati a circostanze di esposizione accidentale che più spesso riguardavano bambini piccoli, è più probabile che indossino prodotti in bocca o maneggino prodotti che non sono destinati a loro. Per questo l’Agenzia raccomanda che spray o diffusori e flaconi a base di oli essenziali vengano tenuti fuori dalla portata dei bambini, proprio come i detergenti o le medicine.