Farina, uova, guanti, pizza surgelata, creme dolci spalmabili e camomilla. È la spesa tipo degli italiani nell’Italia del lockdown secondo i dati Nielsen della settimana dal 16 al 22 marzo.
L’effetto stock ha indotto gli italiani a fare scorte di farina (+186,5%), uova di gallina (+53,7%), latte a lunga conservazione (+34,1%), surgelati (+6,8%), conserve animali (+32,1%), burro (+79,7%), conserve rosse (+50,8%), pasta (+22,6%), riso (+37,9%) e caffè macinato (+21,5%). L’effetto “prevenzione e salute” ha generato, invece, un boom nelle vendite di guanti (+263,7%), carta igienica (+28,4%), detergenti superfici (+56,4%), carta casa (+46,4%), candeggina (+87,6%), sapone per le mani, liquido e solido (+73,8%), alcol denaturato (+116,4%), salviettine umidificate (+68,6%) e termometri (+45,9%).
Infine c’è effetto “resto a casa”, che da un lato vede la crescita di categorie che potrebbero essere considerate adatte a un aperitivo casalingo con pizza surgelata (+45,7%), vino (+12,4%), birre alcoliche (+11,3%), affettati (+28,1%), mozzarelle (+44,6%), wurstel (+44,2%), patatine (+25,7%), e dall’altro vede un ricorso all’acquisto di quello che possiamo considerare “comfort food” con spalmabili dolci (+61,3%), gelati (+21,5%), wafer (+16,2%). In questo contesto, tutt’altro che rassicurante, notevole è stato l’aumento delle vendite di camomilla (+76,3%).
Non si arresta invece il calo di molti segmenti del comparto make-up (-70%), profumeria (-63,6%) e cura viso (-41,1%).
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