Il presidente del Veneto, Luca Zaia, dice stop a nuove piantumazioni di prosecco: “Non firmerò mai nessun decreto per autorizzare nuove superfici alla produzione di Prosecco, casomai si potranno recuperare piantumazioni di glera preesistenti”, ha detto Zaia. La ragione è legata alla necessità di non svalutare il valore delle bollicine venete, diventate negli ultimi anni uno dei vini bianchi più apprezzati nel mondo. Il boom del prosecco, “ora va accompagnato con qualche sforzo in più”.
“Non è vero che serve il glifosato”
Per questo nessuna nuova concessione per piantumazioni di vitigno glera in aeree non coperte in precedenza, a fronte dei 9.700 ettari dell’area tra Conegliano e Valdobbiadene ‘cuore’ dell’area Prosecco, patrimonio Unesco. Per Zaia, poi, bisogna puntate anche sulla riduzione della chimica: “Non è vero che non si può coltivare senza glifosate e senza presidi. Non posso accettare che i produttori del Prosecco siano sul banco degli imputati: produrre in modo sostenibile si può. Spetta ai Consorzi di tutela utilizzare bene gli strumenti giuridici della programmazione per governare l’ offerta e tutelare il reddito dei viticoltori”.
La polemica sull’erbicida
Con questa dichiarazione, il governatore veneto torna sulla polemica di alcuni giorno fa, quando il Coldiretti Friuli e alcuni produttori di Prosecco Docg hanno dichiarato di voler tornare indietro sui propri passi e tornare a utilizzare l’erbicida della Bayer.