Il governo ha presentato un emendamento al decreto Milleproroghe che fa salve le spese effettuate in contanti dal 1° gennaio scorso al 31 marzo 2020 da quei contribuenti che non hanno rispettato l’obbligo di pagare con bancomat. Si tratta di una moratoria, a nostro giudizio più che necessaria, di tre mesi per fare salvi i pagamenti non tracciati di spese che possono essere portati in detrazione sulla denuncia dei redditi del 2021.
La pur sacrosanta necessità di tracciare i pagamenti che danno diritto a ricevere una detrazione Irpef del 19% su alcune spese sarebbe dovuta, a nostro giudizio e valutando anche le tante lettere e segnalazioni che abbiamo ricevuto in queste settimane dai nostri lettori, essere annunciata e spiegata in modo esaustivo ai cittadini-contribuenti. E invece si è lasciato tutto tra le pieghe della manovra di bilancio 2020 che è entrata in vigore il 1° gennaio insieme all’obbligo di pagare in modo tracciato le spese detraibile (fatta eccezione dell’acquisto di medicine, dispositivi medici e visite presso strutture convenzionate Snn).
Ora il governo prova a mettere una “pezza” e speriamo che l’emendamento sia approvato e che venga spiegato bene quando e su cosa scatterà il 1° aprile l’obbligo di pagamento tracciato. A quanto si apprende, il differimento di tre mesi è stato voluto dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri (Pd), per venire incontro alle richieste della Consulta dei Caf preoccupata dell’entrata in vigore del nuovo obbligo senza la necessaria informazione e preparazione di cittadini e Caf.