Chi riceverà bollette pazze – come ad esempio dei maxi conguagli per un contatore mal funzionante – legate alla fornitura di energia elettrica, gas, acqua, servizi telefonici, televisivi e internet, “oltre al rimborso delle somme eventualmente versate” e non dovute, ha diritto a ricevere anche un indennizzo “pari al 10% dell’ammontare contestato e non dovuto e, comunque, per un importo non inferiore a 100 euro“. Lo prevede un emendamento alla manovra di Bilancio approvato in commissione Bilancio al Senato. Il rimborso potrà avvenire o con lo “storno nelle fatturazioni successive” o con “un apposito versamento“.
“Magnifico! Ottima notizia! Finalmente un provvedimento dalla parte dei consumatori, che mira a risarcirli in modo automatico a fronte dei tanti disservizi, disagi, soprusi, pratiche commerciali scorrette ed aggressive perpetuate dai diversi fornitori di servizi essenziali, come luce e gas” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori.
“Speriamo che si inserisca in manovra anche l’emendamento che prevede l’obbligo per le compagnie telefoniche di rimborsare immediatamente i clienti per la nota questione delle bollette da 28 giorni, così da chiudere definitivamente questa vergognosa ed imbarazzante vicenda che si trascina da fin troppi mesi” conclude Dona.