Pesticidi, la Spagna prova a salvare il clorpirifos

Il cloripirifos e la sua autorizzazione all’uso potrebbero avere le ore contate. La Commissione europea e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) hanno entrambi dichiarato pubblicamente che l’approvazione non dovrebbe essere rinnovata. Ma – come scrive oggi Euobserver – la decisione finale prevista per dicembre non può essere data per scontata. In extremis, infatti, alcuni stati membri potrebbero votare contro la proposta dell’esecutivo e salvare il pesticida accusato di essere neurotossico, soprattutto per i bambini.

Ad agosto scorso gli esperti dell’Agenzia europea hanno affermato che “il clorpirifos, un insetticida i cui effetti dannosi sono stati dimostrati da studi scientifici, non soddisfa i criteri per il rinnovo della sua autorizzazione nell’Unione europea”.

A settembre, invece, la commissione ha informato gli Stati membri dell’UE che proporrà un divieto totale di clorpirifos e della relativa sostanza clorpirifos-metile alla fine dell’anno. Ciò è mostrato in una notifica (del 13 settembre) al parlamento danese da parte del governo danese. Tuttavia, i documenti ufficiali non sono ancora stati resi noti molto probabilmente perché nulla è ancora deciso e in extremis alcuni stati membri, quelli che utilizzano maggiormente il pesticida o che hanno interessi commerciali con la sua vendita, potrebbero formare un blocco e bocciare la decisione della Commissione europea. La Spagna potrebbe far parte di questo blocco: ha già chiesto all’Efsa di fare accesso agli atti sulla base dei quali l’Agenzia è giunta alla sua conclusione.

Ad oggi, l’uso di clorpirifos è vietato in otto stati membri ma registrato per l’uso in 20. Tuttavia a causa dell’assenza del controllo di frontiera all’interno dell’UE sulle merci e delle importazioni da paesi extra-UE, la frutta, la verdura, il riso e le spezie contenenti clorpirifos vengono venduti e consumati in tutta Europa.

 

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