“Vogliamo consegnare ai nostri pronipoti una falda con un’acqua migliore. “Vogliamo tornare ad avere acqua pulita nei nostri fiumi. Vogliamo tornare a coltivare il nostro orto e a mangiare i prodotti di questa nostra amata terra”. Con questi slogan una serie di organizzazioni, tra cui le Mamme No Pfas, Legambiente, Greenpeace, e Libera, domenica 20 ottobre marceranno a Venezia per chiedere la bonifica immediata del sito inquinato dalle sostanze perfluoroalchiliche. “Lo stabilimento Miteni è ormai fermo da un anno, ma continua ad inquinare la falda perché sotto agli impianti, agli edifici, ai piazzali, il terreno è impregnato di pfas e altre sostanze pericolose che, attraverso l’acqua che scorre nel sottosuolo, scendono a valle” spiegano i promotori della manifestazione, “La barriera idraulica, attualmente in funzione e più volte implementata, non è un sistema di bonifica ma solo un costosissimo, inefficace tentativo di tamponamento del problema. Occorre rimuovere il materiale inquinato e delocalizzarlo in modo sicuro. I tempi per la caratterizzazione sono già passati e la stessa non è stata svolta come da progetto iniziale: perché?” L’appello rivolto a Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Comune di Trissino, è promosso da: Mamme No Pfas, PfasLand, Coordinamento Acqua libera dai Pfas, Cillsa, ISDE Medici per l’ambiente, Rete Gas Vicentina, Zero Pfas Padova, Legambiente, Libera, Medicina Democratica, Greenpeace. Il ritrovo è previsto alle 10 nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di S. Lucia.
Zaia: il governo nomini commissario straordinario
Intanto il Presidente del Veneto Luca Zaia, in una lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, invoca un commissario straordinario: “La bonifica dell’area ex-Miteni è una priorità fondamentale per la Regione del Veneto, ma con le attuali norme non siamo in grado di agire, perché la legge non ce lo consente. Siamo pronti a mettere a disposizione 3 milioni di euro, ma serve che il Governo nomini subito un Commissario Straordinario con poteri di agire con tempestività e adeguati finanziamenti statali”. Zaia scrive anche “Sinora non si è registrato un concreto ed esaustivo intervento delle operazioni di bonifica, e le azioni di messa in sicurezza di emergenza non sono pienamente efficaci per bloccare la diffusione della contaminazione delle acque sotterranee. Si ha ragione, pertanto, di ritenere che le operazioni di bonifica non potranno verosimilmente procedere con la dovuta celerità”, a meno che un commissario straordinario venga a “garantire la maggiore tempestività ed urgenza che la grave situazione ambientale presente nel sito richiedono”.
Sul canale Youtube del Salvagente la video-inchiesta sui Pfas
I pfas sono stati usati come impermeabilizzanti per decenni dalla Miteni, un’azienda – ora chiusa – con sede a Trissino. L’inquinamento, diventato di dominio pubblico solo nel 2016, riguarda un’area compresa tra le province di Verona, Vicenza e Padova, abitata da 350mila persone. Per diffondere più possibile la consapevolezza della questione ambientale e sanitaria legata ai pfas, il Salvagente a partire dalle ore 9 di domenica 20 ottobre renderà visibile sul proprio canale youtube, in versione integrale e gratuita, la video-inchiesta “PFAS quando le mamme si incazzano” del giornalista Andrea Tomasi, prodotto da Wasabi Filmakers.