“Non usate l’ivermectina contro i pidocchi”, il monito ai medici francesi

Il trattamento, disponibile in compresse, nasce per per alcune malattie parassitarie come la scabbia: basta una sola dose orale per eliminare i parassiti fastidiosi. Una cura miracolosa (di cui oggi si trovano anche diversi generici) che ha la controindicazione di essere capace di indurre resistenza nei pidocchi, dunque di risultare alla lunga non più efficace.
Per questo il mensile francese Que Choisir ha baccchettato i medici transalpini che la prescrivono “off-label”. “L’ivermectina deve rimanere riservata al trattamento di altre infezioni parassitarie come la scabbia e le infezioni parassitarie tropicali (filariasi linfatica e anguillulosi)”, ammoniscono dal giornale.
Ricordando che non è mai stata autorizzata contro i pidocchi, forse anche per aspetti economici, come spiegato nel 2014 dal professor Didier Raoult, specialista in malattie infettive, nella rivista Le Point: “Il laboratorio che ha scoperto il farmaco (Merck) non vuole investire denaro, perché ottenere l’approvazione per una nuova indicazione per un farmaco è un processo molto costoso […]? Probabilmente anche perché questo vecchio medicinale può essere usato come generico e, in queste condizioni, gli studi di marketing non saranno mai redditizi per il laboratorio. ”
In ogni caso il timore è forte: gli esperti temono l’emergere di una resistenza che ha già reso inefficace un’intera gamma di trattamenti anti-pidocchi, come gli insetticidi neurotossici quali il Prioderm (malathion). I primi casi di resistenza ai pidocchi sono stati documentati in Senegal.

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