Il colosso farmaceutico Pfizer ha finanziato per milioni di euro campagne e associazioni tedesche contro l’uso della sigaretta elettronica. Proprio nei giorni in cui in tutto il mondo si parla della notizia del “primo morto dovuto a e-cig”, su cui il Salvagente ha messo in rilievo molti dubbi, il settimanale tedesco Der Spiegel pubblica uno scoop che rafforza i sospetti di chi parla di guerra contro la sigarette elettroniche.
L’inchiesta
In particolare, la Pfizer è produttrice di prodotti per smettere di fumare, come le gomme da masticare, i medicinali e i cerotti, con un giro di affari di oltre 2 miliardi di dollari. Secondo l’inchiesta di Der Spiegel, la società americana ha effettuato ingenti donazioni all’Alleanza tedesca contro il fumo – Aktionsbündnis Nichtrauchen (Abnr), composta da 15 istituzioni, oltre a piazzarvi un proprio rappresentante nel direttivo stesso. I finanziamenti, partiti nel 2009, come ammesso dalla stessa Abnr, avrebbero avuto come moneta di scambio la pubblicazione di informazioni sulla sigaretta elettronica, che ignoravano volutamente le evidenze scientifiche come la ridotta nocività delle e-cig. La ragione del comportamento di Pfizer nei confronti della lobby antifumo sarebbe la paura di perdere fatturato, vista l’enorme diffusione delle sigarette elettroniche negli ultimi anni, considerate ad esempio dall’Autorità sanitaria inglese Epa, un ottimo strumento per la riduzione del tabagismo.