
Caro Salvagente
ho acquistato in negozio della mia città 2 t-shirt per un totale di poco piuù di 13 euro. Al momento di pagare il cassiere mi ha detto che loro accettavano transazioni con il pos solo sopra i 35 euro, altrimenti avrei dovuto pagare in contanti. Ho fatto pacatamente notare che mi risultava che una tale affermazione fosse contraria alla legge e mi sono sentito rispondere “neanche per sogno!”. A me risulta invece che il commerciante ha il dovere di accettare pagamenti elettronici per qualsiasi importo se il cliente lo richiede.
Vorrei chiedervi se ho ragione e se mi poteste dare i riferimenti normativi; vorrei tornare al negozio e far notare al signore che esiste una legge in tal senso e che lui dovrebbe esserne informato. Grazie mille
Andrea Roveretto

L’obbligo del Pos è stato introdotto in Italia dal governo Monti, con il decreto legge n. 179 del 2012. La legge di Stabilità 2016 ha poi esteso l’obbligo per i commercianti e i professionisti di accettare pagamenti anche mediante carte di credito, oltre che di debito, anche per piccoli importi inferiori a 5 euro, tranne nei casi di oggettiva impossibilità tecnica. Tuttavia in assenza di un decreto attuativo non è entrato in vigore mai un limiti minimo sotto il quale non si può pagare con bancomat o carte. Stessa sorte toccata alle sanzioni: il governo Gentiloni aveva provato a fissare una sanzione per i negozianti che rifiutavano pagamenti tramite pos pari a 30 euro a transazione “respinta”. Tuttavia lo schema di decreto non ha superato prima i dubbi di costituzionalità e poi la fine della legislatura”.








