Le coppette mestruali? Sicure ed efficaci. A mettere la parola fine ai dubbi di molte donne e a rafforzare l’entusiasmo di milioni di donne che usano queste alternative agli assorbenti, una ricerca pubblicata sul Lancet. Gli scienziati ha revisionato i dati di 43 studi precedenti, per un totale di 3.319 donne. Per il 70% di queste le coppette mestruali sono preferibili a tutti gli altri metodi.
Gli obiettivi della ricerca erano concentrati sulle possibili perdite, gli effetti avversi, problemi nella flora vaginale, effetti negli organi riproduttivi, digestivi o urinari. Investigata anche la sicurezza in caso di uso scorretto e condizioni igieniche insoddisfacenti. Gli scienziati hanno anche calcolato costi e benefici dal punto di vista ambientale.
La conclusione promuove senza riserve l’uso di questi strumenti. Anche se – concludono i ricercatori – sono necessari altri studi sul rapporto costi-benefici e sull’impatto ambientale in confronto agli assorbenti.
Regina Cárdenas, ginecologa della Clínica Universitária spagnola di Navarra ha spiegato a el Pais che le coppette sono “un’invenzione magnifica” e le raccomanda attivamente. E spiega al giornale spagnolo: “Ho lavorato molto in Africa e lì la mestruazione è un dramma. Non per l’atteggiamento sociale ma per la povertà che non permette un’adeguata igiene”. Per le donne queste coppette sopno spesso la soluzione per evitare infezioni pericolose.
Il successo delle coppette
Conosciuto soprattutto tra le donne che hanno scelto un approccio alla vita quanto più naturale ed ecologico possibile, questo strumento oggi sta vivendo un vero e proprio boom: basta farsi un giro tra i blog dedicati alle donne per capire quanto questo oggetto sia comune tra il pubblico femminile
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Si tratta di una vera e propria coppa, per lo più in silicone, che, posizionata nella vagina, raccoglie il flusso anziché assorbirlo. Per scegliere quella più adatta è necessario avere un’ottima conoscenza del proprio corpo. Innanzitutto per individuare la taglia giusta: in vendita ci sono varie misure, dalla S alla XL, e nella scelta non si può prescindere dall’età, dal numero di figli avuti tramite parto vaginale, dal tipo di flusso, dallo stato del proprio pavimento pelvico e dalla sensibilità della persona.
Seguendo i consigli di chi l’ha provata, possiamo dire che le donne che hanno meno di 30 anni e non hanno avuto figli, con un ciclo non particolarmente abbondante e con molta attitudine allo sport, possono tranquillamente scegliere una taglia medio/piccola. Al contrario quelle con più di 30 anni, con figli, poco sportive e con flusso abbondante devono optare per taglia medio/grande.
Come sceglierle
Anche la consistenza è fondamentale nella scelta del prodotto più adatto. Alcune coppette sono più morbide e flessibili di altre: la scelta della tipologia dipende molto dalla sensibilità di ogni donna, ma più che altro dalla tonicità del pavimento pelvico.
Un’altra caratteristica da considerare al momento dell’acquisto è quella della lunghezza della coppetta, che può variare in base alla marca ma anche al modello. La lunghezza è un parametro fondamentale e garantisce la comodità ma per scegliere quella che ci darà meno fastidio possibile bisogna conoscere sia la consistenza che la posizione della cervice uterina: in questa analisi è indispensabile un aiuto del ginecologo al quale, comunque, vi consigliamo di rivolgervi prima di decidere di abbandonare gli assorbenti per le più ecologiche coppette mestruali.